Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
SUL TRONO D’ITALIA Vasche di bibite all’imoco Village Egonu: «Il mio è un arrivederci»
Dopo lo scudo è il giorno della gioia per le gialloblù La «stella» verso il Vakif ma la porta rimane aperta
Il day after è quello delle grandi emozioni. Del risveglio a mente fredda, quando i ricordi iniziano a sedimentarsi e si realizza davvero quanto è accaduto sul campo.
Tra festeggiamenti e una vasca ghiacciata arricchita di bibite e birra, all’imoco Village è stato il giorno della gioia per le Pantere, fresche campionesse d’italia per la quinta volta. Immancabile le stories e le foto sui social, per celebrare uno scudetto «storico» nell’anno del decennale. Un tricolore sofferto, che sarà sicuramente l’ultimo (per il momento) autografato dal talento di Paola Egonu, che di fatto ha ufficializzato il suo addio a Conegliano. «È un arrivederci», ha specificato la stella di Cittadella, scrivendolo addirittura sulla telecamera Rai, dopo aver condotto l’imoco alla vittoria con 37 punti, di cui 9 decisivi al tie break. «E posso fare ancora meglio — ha sorriso la fuoriclasse della Nazionale — sono orgogliosa di quello che hanno fatto le mie compagne, è stato un anno difficile, insieme siamo riuscite a superare i momenti complicati e questo sarà molto utile anche in vista della finale di Champions». Una gara molto attesa in cui Egonu sfiderà il suo futuro, targato Vakifbank. «Ripeto: per me è solo un arrivederci, è un’esperienza che volevo fare per crescere e tornare qui più forte e migliorata. Ora c’è da pensare alla Champions, questa finale scudetto ci servirà sicuramente molto. Ma non è ancora finito nulla e mi sono ripromessa di non piangere fino a quando non cadrà l’ultimo pallone alla fine della finale di Lubiana».
Impossibile, dunque, non pensare all’imoco che verrà senza il talento di Paola Egonu, anche se nel giorno dei festeggiamenti, è proprio il co presidente Pietro Maschio a tranquillizzare l’ambiente. «Si parla molto del nostro futuro, specialmente del “dopo Paola”,e questo mi fa sorridere — sottolinea l’uomo-mercato di casa gialloblù — l’imoco ha vinto prima di Paola e cercherà di farlo anche dopo di lei. Il gruppo avrà un cambio parziale, dovuto anche alla voglia di alcune ragazze di confrontarsi con nuove esperienze, ci sta. Ma noi vogliamo sempre arrivare in fondo a tutte le competizioni, quattro o cinque che siano». Intanto però c’è da godersi uno scudetto tutt’altro che scontato. «Non è il più bello, gli scudetti sono tutti belli, ma è sicuramente quello più sofferto. Merito di Monza, perché il livello del nostro campionato si è alzato davvero tanto e lo farà ancora. Noi non possiamo fare di più e credo che non si possa sperare di ripetere una stagione senza sconfitte. Bisogna togliersi dalla testa questa idea: noi vinciamo spesso, ma capita anche di perdere. È il bello dello sport». All’orizzonte c’è la finale di Champions, l’ennesima sfida contro un Vakifbank contro cui Conegliano ha già vinto l’anno scorso, a Verona. «Sono sempre state belle sfide — assicura Maschio — molto intense e spettacolari, sarà così anche questa volta. Loro hanno il 51% di possibilità di vincere, come ce l’avevamo noi l’anno scorso. Sarà sicuramente una bella e intensa finale». Un ultimo atto di una stagione comunque incredibile ma anche difficile, dove gli infortuni sono stati una parte importante del lungo percorso.
«Prima Fahr, poi Sylla, poi Plummer con problemi fisici, Courtney prima il gomito e poi la spalla... Abbiamo subìto i postumi dell’estate — chiude Maschio — e poi c’è stato il Covid che ci ha tolto energie, è stato piuttosto complicato. Ma questo gruppo ha reagito alla grande e ora siamo qui a festeggiare un altro scudetto».
Paola Egonu
Volevo questa esperienza per crescere ancora e tornare migliore. Ma ora sotto con la finale di Champions, il tempo per le lacrime verrà poi
Pietro Maschio Un momento di parziale rinnovamento, intanto abbiamo vinto ancora. Paola? Vincevamo prima e ovviamente speriamo di farlo anche dopo...