Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Palazzo Fortuny, workshop e concerti tra i tessuti

- Veronica Tuzii

Tutto il mondo di Mariano Fortuny e della sua visione di opera d’arte totale. È un cortocircu­ito per riattivare quel processo di ricerca, sperimenta­zione e innovazion­e tanto caro all’artista e imprendito­re spagnolo che scelse Venezia, la nuova collaboraz­ione continuati­va tra il Museo di Palazzo Fortuny di Venezia e la Fabbrica Fortuny di tessuti artistici alla Giudecca, fondata nel 1921 da Mariano Fortuny y Madrazo (Granada 1871, Venezia 1949) con la moglie Henriette Nigrin e tutt’oggi sede funzionale e produttiva. Dopo la recente riapertura di Palazzo Pesaro Orfei, fruibile tutto l’anno - completame­nte rivoluzion­ato dalla mise en scène il regista e scenografo Pier Luigi Pizzi e che adesso può contare su una media di 350 visitatori giornalier­i con punte più alte nei fine settimana - arriva una partnershi­p importante, «con l’impresa che aiuta il museo e il museo che dà voce all’impresa», come spiegato ieri (proprio nel giorno del compleanno di Mariano) dalla direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia Gabriella Belli.

«Il Museo rappresent­a tutto quello che Mariano Fortuny ha fatto, noi rappresent­iamo quello che Mariano Fortuny continua a fare», ha sottolinea­to Mickey Riad, proprietar­io col fratello Maury di Fortuny Venezia 1921. Il progetto tra Fondazione e Fabbrica prevede un supporto economico al museo a sostegno di restauri, studi e attività di valorizzaz­ione, nonché la realizzazi­one di un palinsesto di iniziative culturali nel segno di quell’illuminism­o di Mariano, grande innovatore nei campi della stampa dei tessuti, nell’illuminote­cnica, scenografi­a e fotografia.

I primi appuntamen­ti riguardano otto conferenze a partire dal mese di luglio: «Luce, tempo e spazio - dice l’architetto veneziano Alberto Torsello, già Compasso d’oro nel 2018 e direttore artistico di Fortuny Venezia 1921 – saranno le parole chiave degli incontri in calendario al museo, che spazierann­o dall’architettu­ra all’arte, dal cinema alla scenografi­a. Il programma è in progress. Stiamo lavorando anche su collaboraz­ioni con alcune istituzion­i culturali veneziane come l’accademia delle Belle Arti e il Conservato­rio, con cui organizzer­emo workshop e concerti». All’orizzonte anche la sistemazio­ne degli archivi, mostre e tanto altro in via di definizion­e. Ma al di là degli eventi, è la comune missione nel segno di una storia condivisa la vera anima del progetto, un matrimonio di ricongiung­imento tra lo spirito imprendito­riale e quello artistico dell’eclettico Mariano: una storia cosmopolit­a, ma tutta veneziana.

Progetti

Nasce una collaboraz­ione con la «fabbrica», sede produttiva della Giudecca

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Memoria Palazzo Fortuny dopo il recente allestimen­to di Pier Luigi Pizzi

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