Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Stupro sull’ex moglie Condannato a sei anni, aumentata la pena richiesta dalla Procura
BADIA Amplesso con l’ex moglie sarebbe degenerato in violenza sessuale con anche ferite. Per questo ieri il 38enne ex operaio ora disoccupato di Badia M. C. (avvocato Cristina Zangerolami) condannato a 6 anni e 5 giorni di reclusione per violenza sessuale e lesioni dal collegio presieduto da Angelo Risi. L’imputato dovrà anche risarcire la vittima (parte civile avvocato Federico Donegatti) con 10.000 euro. L’accusa aveva chiesto quattro anni e due mesi di reclusione. Una sera di fine agosto 2019, nel suo appartamento di Badia, il 38enne avrebbe avuto un rapporto sessuale inizialmente consenziente con l’ex moglie, con la quale si era lasciato dopo una decina d’anni di matrimonio ma con la quale si vedeva saltuariamente. Il rapporto sessuale sarebbe sfociato in violenza con la donna costretta a subirlo. Pochi giorni dopo la vittima aveva denunciato i fatti ai carabinieri, facendosi anche refertare 7 giorni di prognosi per le lesioni provocate dall’ex marito. Nel processo la difesa ha argomentato che il badiese non avrebbe potuto violentare l’ex consorte perché afflitto — da fine 2018 — da una seria malattia neurodegenerativa per la quale ha anche l’invalidità civile. Ieri in aula il badiese ha ammesso che a fine agosto 2019 nel suo appartamento ci fu il rapporto con l’ex consorte, ma a suo dire consensuale. «Penso che la mia ex moglie mi abbia denunciato per una ripicca, perché non ero intenzionato seriamente a tornare con lei» ha cercato di difendersi l’imputato.
Il procedimento giudiziario sfociato nella condanna di ieri è stato tortuoso. L’imputato è stato rinviato a processo dopo che la Procura di Rovigo aveva chiesto l’archiviazione, alla quale s’era opposta la parte civile. Le argomentazioni portate dalla parte civile avevano convinto i giudici a non archiviare e a tenere aperto il fascicolo.