Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Vandali in azione al comitato Peghin: strappate tutte le vetrofanie esterne
Centrodestra, coalizione al completo: presentate le liste di Fdi e Fi
Vetrofanie strappate e qualche danno anche al mega televisore situato all’interno. Nella notte tra giovedì e ieri, alcuni ignoti hanno preso di mira il punto elettorale del candidato sindaco del centrodestra, Francesco Peghin, che si trova sotto i portici di via Oberdan, a due passi dall’ingresso di Palazzo Moroni. «Dopo le tante scritte offensive comparse sui miei manifesti stradali — ha commentato l’ex presidente di Confindustria Padova — stavolta è toccato alla mia sede, dove sono stati stracciati i simboli delle due civiche che mi sosterranno alle prossime amministrative: un violento atto vandalico non solo nei miei confronti, ma pure verso la stragrande maggioranza delle persone che credono nei valori della democrazia, della dialettica e del confronto costruttivo». «A mio parere infatti — ha concluso Peghin — la politica è materia nobile e significa gestire onestamente il bene comune e rispettare l’avversario».
Intanto, entro le 12 di questa mattina, vanno depositate in Comune tutte le liste che, tra quattro settimane, appoggeranno i nove aspiranti primi cittadini. E ieri, in proposito, sono state presentate quelle di Fratelli d’italia e Forza Italia/udc, che supporteranno lo stesso ex numero uno degli industriali euganei.
Nella prima, in rappresentanza di un partito che, a livello nazionale, viene addirittura dato sopra il 22% dei consensi, si distinguono soprattutto i tre consiglieri uscenti (Matteo Cavatton, Elena Cappellini ed Enrico Turrin, eletti nel 2017 con la Lista Bitonci), il coordinatore cittadino Gabriele Zanon, l’ex presidente del Quartiere 1-Centro, Tommaso Tommasi, la figlia del regista Antonello Belluco (Giulia), e il figlio dell’avvocato nonché ex consigliere regionale del Pse, Carlo Covi (Tazio).
Nella squadra di berlusconiani/centristi, invece, spiccano il coordinatore dei forzisti padovani, Nicola Lodi (già consigliere nella breve consiliatura guidata dal sindaco leghista Massimo Bitonci), e il capogruppo a Palazzo Moroni (sempre di Forza Italia), Roberto Moneta. Per la cronaca, alle amministrative di cinque anni fa, il partito di Giorgia Meloni e quello di Silvio Berlusconi raccolsero appena il 2,1% e il 3,9% dei voti. Ma tra un mese, in particolare da Fratelli d’italia, ci si attende una performance nettamente migliore.