Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Uomo trovato morto in una roulotte

Ponte di Brenta, aveva 49 anni: da tempo viveva isolato. Si pensa a un malore

- Jaber

Malore fatale per un cinquanten­ne, trovato morto ieri mattina dal fratello nella roulotte dove viveva, lungo l’argine di via San Marco a Ponte di Brenta.

Claudio Bonato, questo il suo nome, non aveva ancora compiuto cinquant’anni.

Viveva da solo, isolato in un piccolo pezzo di terra di proprietà, dietro un negozio di forniture di materiali edili. Il fratello, che andava regolarmen­te a trovarlo lo ha trovato ieri mattina, morto.

Malore fatale per un cinquanten­ne, trovato morto ieri mattina dal fratello nella roulotte dove viveva, lungo l’argine di via San Marco a Ponte di Brenta. Claudio Bonato, questo il suo nome, non aveva ancora compiuto cinquant’anni. Viveva da solo, isolato in un piccolo pezzo di terra di proprietà della sua famiglia, dietro un negozio di forniture di materiali edili. Proprio lì, nella roulotte dove aveva scelto di stare, il fratello lo ha trovato ieri mattina poco prima delle undici, morto.

Sul posto sono intervenut­i gli agenti della polizia di Padova, affiancati, come sempre avviene in questi casi, da un medico legale il quale ha potuto escludere quasi da subito la presenza di traumi o segni di violenza.

Con tutta probabilit­à a stroncare Claudio è stato un malore, tant’è che il corpo è già stato affidato ai familiari perché ne possano disporre le esequie. Viveva solo Claudio, con i suoi problemi in un vecchio caravan malridotto lungo l’argine del fiume, accanto ad una villetta in rovina e ad altre tre roulotte fatiscenti, semidistru­tte dall’incuria e da un grande albero, franato dopo essere stato abbattuto dal maltempo.

La sola persona che gli abitava accanto è un’anziana, costretta su di una sedia a rotelle. «Claudio era un tipo tranveniva­no quillo - spiega la badante della donna -. Solitario, ma tranquillo, non dava mai fastidio a nessuno. Stamattina sono arrivati i poliziotti e l’ambulanza, allora ho chiesto a sua madre che cosa fosse successo. Lei è venuta qui, e mi ha risposto solamente che suo figlio era morto».

Le persone che vedeva più di frequente erano proprio la madre e il fratello, che spesso a trovarlo e a portargli qualcosa da mangiare, qualche volta lo convinceva­no ad accompagna­rli al supermerca­to, per fare la spesa insieme prima di riaccompag­narlo il quella che lui chiamava casa. Aveva avuto in passato diversi problemi, ma nessuno nella zona si era mai lamentato di lui e non aveva mai infastidit­o nessuno. In qualche episodio, là dove viveva, erano dovuti intervenir­e i vigili del fuoco, per via della legna che accendeva d’inverno per potersi scaldare, su di un braciere rudimental­e rimediato da una griglia da campeggio.

Degrado

Nella foto (Fossella),

la roulotte tra sporcizia e degrado, dove il fratello ha trovato il corpo senza vita di Claudio Bonato

La testimonia­nza Il medico legale non ha trovato segni di traumi o di violenza. La badante della vicina: «Era un tipo solitario ma tranquillo»

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