Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Si tuffa nell’adige ubriaco Ricerche anche coi droni ma ancora nessuna traccia Il giovane marocchino è disperso da giovedì
Si sono concluse anche ieri con un nulla di fatto, le ricerche, a Legnago, del 21enne marocchino scomparso giovedì sera, dopo un tuffo nell’adige, all’altezza del ponte della ferrovia.
Dalla ricostruzione dei carabinieri della compagnia locale, il ragazzo nordafricano, arrivato in Italia circa tre mesi fa, privo di occupazione e che aveva trovato ospitalità in una mansarda tramite un amico, giovedì si è recato lungo il fiume con dei conoscenti per passare il pomeriggio in compagnia. Il gruppo si è, quindi, messo a bere fino a ubriacarsi.
A quel punto, quando è calato il buio, il 21enne, in preda ai fumi dell’alcol, avrebbe deciso di tuffarsi in acqua per faguente, re un bagno. Gli amici che erano con lui, anche loro in uno stato di alterazione alcolica, avrebbero allora tentato ripetutamente di impedirglielo, arrivando anche a cercare di trattenerlo fisicamente, ma non c’è stato verso di fargli cambiare idea. Il gruppo ha, dunque, seguito con lo sguardo l’amico inoltrarsi nel buio tra le acque. Dopo che il 21enne si è immerso, passati alcuni minuti, non vedendo né sentendo più nulla, nemmeno un grido di aiuto, e ipotizzando che potesse essere arrivato a nuoto dall’altra parta o essere rientrato risalendo la riva in un altro punto, la compagnia ha, perciò, deciso di rientrare a casa convinta che l’amico si sarebbe palesato di lì a poco. Ma il giorno seuna volta svegliati, gli amici non sono riusciti a rintracciarlo. Hanno provato in tutti i modi, dalle 10, a mettersi in contatto con il 21enne, ma invano. E così, dopo circa due ore, è cresciuta la preoccupazione, tanto da spingerli, verso mezzogiorno, a presentarsi in caserma per sporgere denuncia di scomparsa ai carabinieri.
Da quel momento, è scattato immediatamente il piano delle ricerche, coordinato dalla Prefettura, che ha portato sul posto, oltre ai militari dell’arma, i vigili del fuoco e il personale della protezione civile, che si sono subito messi a setacciare la zona per ritrovare lo scomparso. Ieri, alle due squadre di cinque persone dei pompieri, si sono aggiunti i cinofili e i sommozzatori, che hanno battuto per tutto il giorno la zona tra la riva e il fiume. Le ricerche sono state portate avanti anche dall’alto con il supporto dell’elicottero e i dei droni, ma purtroppo, al momento, del 21enne ancora nessuna traccia.