Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Fedrigoni continua il percorso delle acquisizioni
Primo diversificare lo spettro dei fornitori, secondo potenziare le scorte, terzo riformulare i prodotti per ottenerli con materiali meno critici per la reperibilità. In modo molto sintetico, sono le leve con cui il gruppo veronese delle carte speciali Fedrigoni sempre più focalizzato sul packaging della fascia di lusso, ha limitato al massimo i problemi lungo le catene di fornitura e chiudere il 2021 con ricavi a 1.603 milioni, +21,9% sull’esercizio precedente. Una accelerazione che pare accentuarsi anche nell’anno in corso dato che i primi tre mesi hanno fatto registrare ricavi per 517,7 milioni, +43,9%. A parlarne è l’ad, Marco Nespolo, secondo cui l’aver intuito in anticipo i segnali delle strozzature sui canali delle materie prime è stato ciò che ha fatto la differenza rispetto ad altri concorrenti. «Abbiamo sguinzagliato i nostri responsabili nel mondo per trovare fornitori alternativi – spiega Nespolo – nonostante questo non sia stato così semplice: non tutto è sempre intercambiabile. Abbiamo individuato in Asia fornitori e sviluppato prodotti meno dipendenti da certi materiali. Oltre a rimpinguare i magazzini: finanziariamente potevamo permettercelo. Non tutti possono farlo; questo modello durerà solo fino a quando la supply chain sarà in sofferenza».
La traiettoria di crescita ha portato il gruppo a diventare il primo operatore al mondo nelle etichette per i vini e nelle carte speciali per il packaging di lusso e il terzo nei materiali autoadesivi, con 4.500 persone in 27 Paesi, 52 centri di produzione, taglio e distribuzione e 25 mila prodotti in catalogo. Non si fermano, intanto, le acquisizioni di competitor. Dopo l’americana Acucote, la messicana Rimark e il 70% di una newco, in joint venture con Tecnoform, nel primo trimestre 2022 sono entrate la spagnola Divipa e la francese Tageos. «Siamo attivi e abbiamo le risorse per farlo – conclude Nespolo - Abbiamo processi in corso che speriamo possano chiudersi in pochi mesi».