Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
GIUSTIZIA, LA POSTA IN GIOCO
Tra le varie obiezioni al sì ai referendum sulla giustizia del 12 giugno, ve ne sono almeno tre di pregiudiziali, sulle quali vale la pena di soffermarsi. Si sostiene, in primo luogo, che la materia deve essere regolata dal Parlamento. Quindi, che i referendum sono contro la Magistratura. Infine, che, se approvati, ne metterebbero a rischio l’autonomia e l’indipendenza. Naturalmente, silenzio assoluto sugli episodi che hanno delegittimato l’ordine giudiziario, il cui prestigio deve essere recuperato attraverso una critica spietata di condotte miserabili. Se tenute da un uomo pubblico, costituirebbero reato, che i diretti interessati – i magistrati coinvolti – si sono, in questo caso, premurati di escludere.