Addio all’ex legionario, «studioso della realtà»

Villadose: chiesa piena ai funerali di Andrea Girardi, lasciatosi morire sui monti trentini

VILLADOSE Genitori in prima fila, straziati dal dolore e quasi duecento compaesani hanno assistito ieri al funerale di Andrea Girardi, 44 anni, trovato morto di fame e di stenti nel territorio di Castello, a Molina di Fiemme (Trento) il 2 maggio scorso.

Era quasi piena la chiesa San Leonardo Abate a Villadose mentre il parroco, don Carlo Marcello, ha celebrato il rito delle esequie.

«La sua mente era impegnata in una profonda riflessione esistenziale per un mondo sempre più complicato. La realtà è stato motivo di studio continuo — le parole del sacerdote — Lui voleva andare sul posto a vedere con i suoi occhi. Come accadde dopo la maturità partito per una vacanza in Grecia e ritornato dopo due mesi».

Poco più che ventenne Girardi si era arruolato con la Legione Straniera in Francia dov’è stato addestrato alla sopravvivenza in condizioni estreme, al contro spionaggio nelle telecomunicazioni, alle incursioni lanciandosi con il paracadute.

Ha partecipato a missioni speciali in Africa, a Gibuti e nella Guinea francese. Poi è diventato uno chef di dolci in Germania. Infine tornato a Villadose dove ha continuato il lavoro del padre imbianchino.

L’estate scorsa è partito con lo zaino dicendo che sarebbe andato in Svizzera a lavorare, invece si è lasciato morire, per scelta, sulle montagne trentine. Attorno al suo giaciglio non c’era segno di fuochi né di cibo.

Aveva 44 anni Le esequie per Girardi (Biasioli)