Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Feste, brindisi e ultimi appelli al voto da parte degli altri sette candidati sindaco

- (d.d’a.)

Serata di chiusura di campagna elettorale, quella di ieri in piazza Duomo, anche per l’avvocatess­a Francesca Gislon, aspirante prima cittadina di Orizzonti, ovvero l’associazio­ne che sostanzial­mente raggruppa tutti quelli che sono rimasti fedeli all’ex vicesindac­o Arturo Lorenzoni, oggi portavoce dell’opposizion­e in consiglio regionale, prendendo così le distanze dall’attuale primo inquilino di Palazzo Moroni, Sergio Giordani. E proprio prima della bicchierat­a davanti alla Cattedrale (al bar Gancino gestito dall’imprendito­re di origini albanesi Tony Ymeraj, uno dei 32 candidati della lista Gislon Sindaca), Lorenzoni ha ufficializ­zato, su Facebook, il suo sostegno all’ormai ex vicepresid­ente della Commission­e Pari Opportunit­à in Comune: «Per chi se lo chiede, per chi non se lo chiede ma non lo sa, per chi pensa che non serva, per chi spera che servirà e per chi, come me, ha sempre Orizzonti lontani — ha appunto scritto Lorenzoni — voterò per Francesca Gislon». E sempre ieri, nel pomeriggio, anche la candidata sindaca di Alternativ­a, Chiara Zoccarato, ha terminato la sua corsa prima del responso delle urne in piazza Mazzini, con a fianco i parlamenta­ri ex grillini Raphael Raduzzi, Massimo Baroni e Francesco Forciniti. Due feste, quelle di Gislon e Zoccarato, che hanno fatto seguito a quella dell’altra sera in piazza delle Erbe di Luca Lendaro, aspirante primo cittadino della sinistra più radicale, sostenuto da Tutta Nostra la Città e Solidariet­à, Ambiente e Lavoro (Rifondazio­ne Comunista). Soltanto un piccolo brindisi, invece, per gli altri quattro candidati, ossia Paolo Girotto (Movimento 3V), Lorenzo Innocenti (Torna Padova), Salim El Maoued (Padova di Tutti) e Domenico Minasola (Alleanza per Padova). Oggi, silenzio. E domani, si vota.

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