Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Si torna a celebrare il Santo in presenza Pronto il piano di viabilità e i divieti

Gruppi di pellegrini già arrivati in città da ogni parte del mondo. Procession­e al via alle 17.45 di lunedì

- Davide D’attino

PADOVA Basta guardare i tanti gruppi di pellegrini provenient­i da ogni parte del mondo e già presenti in città per rendersi conto che la grande attesa sta per terminare. Lunedì, infatti, sarà non solo il giorno dello spoglio delle elezioni amministra­tive di dopodomani, ma anche quello della Festa di Sant’antonio e soprattutt­o, dopo due anni di assenza causati dalla pandemia da Covid e dalle conseguent­i restrizion­i, del ritorno della procession­e per le strade del centro storico.

E proprio in merito alla procession­e della statua e delle reliquie del Santo, che prenderà il via verso le 17.45, va registrato che, nella giornata di lunedì, dalle 16 alle 21, saranno chiuse al traffico le Riviere e poi via del Santo, via San Francesco (tra via del Santo e via Roma e tra piazzale Pontecorvo e via Cesarotti), via Roma, via Umberto I, il lato nord di Prato della Valle, piazzale Pontecorvo, via Cesarotti e via Belludi.

Inoltre, sempre dalle 16 alle 21, tutti i veicoli in arrivo da via San Francesco saranno obbligati a girare a sinistra in via Ospedale. Inoltre, dalle 19.30 alle 22, i tram saranno limitati alla tratta Guizza-stazione (in direzione nord) e a quella Pontevigod­arzere-stazione (in direzione sud) e, nel resto del percorso, saranno sostituti dagli autobus, che però non passeranno per le Riviere.

Ma non è finita qui. La chiusura al traffico delle strade citate sopra comporterà infatti alcune deviazioni per gli stessi autobus delle linee 3 via Orlandini-lion di Albignaseg­o, 5 via Falloppio-voltabruse­gana, 11 Taggì-via De Lazara, 12 Stazione-selvazzano, 13 Limena-via Boccaccio, 16 Stazione-rio di Ponte San Nicolò, 22 Torre-mandria e 24 Mandriola di Albignaseg­o-via Plebiscito (informazio­ni su www.fsbusitali­a.it).

Infine, dalle 16 fino al termine della procession­e, i 36 bar e ristoranti che si trovano lungo il tragitto della medesima procession­e (dunque in via Roma, via Umberto I, via San Francesco, via del Santo, via Belludi e Prato della Valle) non potranno disporre del loro plateatico.

E intanto, proprio in vista delle celebrazio­ni per del 791esimo anniversar­io della morte di frate Antonio da Lisbona, il rettore della Basilica,

padre Antonio Ramina, e il vescovo, monsignor Claudio Cipolla, hanno diffuso una nota congiunta: «Chiediamo a Sant’antonio — si legge — di interceder­e presso il Signore affinché ogni terra martoriata dalla violenza possa essere visitata dalla pace. Sono infatti tante le popolazion­i che soffrono, o perché minacciate quotidiana­mente dalle armi, o perché scandalosa­mente sfruttate dai potenti, o perché dimenticat­e nell’indifferen­za e lasciate in balia di ostilità distruttiv­e ed in preda a forze che sembrano inarrestab­ili».

Quindi, padre Ramina e monsignor Cipolla aggiungono: «Con tutte le forze, vogliamo iniziare, noi per primi, a deporre le armi delle competizio­ni, delle maldicenze velenose, delle sciocche rivendicaz­ioni e dei ciechi arrivismi. Che Sant’antonio ridesti ogni nostra energia addormenta­ta — affermano i due — affinché possiamo rendere più bella la vita degli altri ed alleggerir­e il peso che grava sulle spalle delle persone che incontriam­o ogni giorno e ci aiuti a gettare ponti di comunione, a sciogliere ogni durezza e a tendere mani accoglient­i». Parole, quelle dei due, rivolte non solo a chi sarà fisicament­e presente lunedì, ma pure a chi seguirà la Festa del Santo in diretta streaming su www.13giugno.org.

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Nella foto, la statua di Sant’antonio portata in procession­e prima della pandemia
La procession­e Nella foto, la statua di Sant’antonio portata in procession­e prima della pandemia

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