Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Maxischermo e 500 allo stadio Oughourlian sarà in tribuna
In mezzo alla tensione per la posta in palio, c’è il lato festoso della trasferta. Quello che porterà 500 tifosi al Barbera, in un gemellaggio fatto di amicizia vera e grande rispetto che farà il bis dopo l’andata. Per quanti non abbiano potuto recarsi a Palermo, ci saranno varie opportunità. Il maxischermo al Parco della Musica è una di queste, con l’attesa di quattromila tifosi che seguiranno la partita in città e che si sommano agli ultras che saranno in Favelas, la loro sede. A Palermo, è invece, è atteso Joseph Oughourlian. Il patron atterrerà a Punta Raisi alle 18.20 dalla Colombia e presenzierà, per la prima volta quest’anno, a una partita del Padova. Un segno beneaugurante per chi cerca con un colpo di coda di spingere il Padova verso la Serie B. Serve l’ultimo sforzo, per scrivere un destino a cinque stelle e lasciare l’inferno della C. Intanto non usa certo i mezzi toni, nella conferenza stampa della vigilia, Silvio Baldini. Il suo
Palermo è a un passo dal paradiso, ma deve compiere l’ultimo sforzo. E il verdetto definitivo ancora non c’è. Per la Serie B ci si gioca il tutto per tutto e l’allenatore rosanero non le manda a dire. «Non ho studiato niente — scandisce — c’è da ripetere la partita dell’andata, con il cuore. Se avessimo ragionato con i numeri e con gli schemi, il Palermo non sarebbe arrivato qui. Abbiamo sempre cercato di legare la prestazione a qualcosa che va oltre: cercare di non arrendersi. Magari a certe teste di c .... i miei discorsi possono dare fastidio. Ma a me, vista l’età che ho, non me ne frega niente. A me interessa arrivare al cuore dei miei giocatori e so che al popolo palermitano il messaggio arriva. Se tu ti sintonizzi con loro, la città ti ama e sente. La corsa al biglietto è per sentire insieme questa emozione. Che rispetto posso avere di chi gode del male altrui?». Uno degli argomenti più dibattuti della vigilia riguarda il matrimonio di Matteo Brunori: «Saremmo stati professionali se avessimo lasciato una persona infelice e frustrata? Per salvarci la faccia? Una persona — tuona Baldini — deve essere felice quando scende in campo, per fare prestazione devi essere felice e sereno. Potrebbe essere additato di qualcosa, ma a me non importa. Lui ci ha portato in finale e io voglio che sia felice».