Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Referendum flop Ma il Veneto è la seconda regione in Italia per affluenza
VENEZIA Il Veneto si scopre referendario. Seppur nel recinto di percentuali bassissime. L’affluenza si è fermata al 26,86% ma si tratta, pur sempre, della seconda più alta nelle regioni italiane, dopo la Liguria (28,20%). L’affluenza nazionale si è fermata a un ancor più misero 21% scarso. Gli analisti, per spiegare l’evidente flop, scommettono sulla complessità dei cinque quesiti inerenti la giustizia. Giorgio Pasetto, referente veronese dei Radicali italiani si confronta con i numeri e non nega il fallimento dell’iniziativa. Quanto al mini sprint veneto, però, non ha dubbi: «Merito dei cittadini più sensibili, non certo della Lega che ha spinto pochissimo. Anche perché, sulle battaglie di libertà, la Lega era e resta contraddittoria». Venendo al dato incontrovertibile, quello del quorum, Pasetto punta il dito contro Giuliano Amato: «Lui ha cassato i due quesiti più attesi: quelli su eutanasia e cannabis». Il costituzionalista Sandro De Nardi commenta: «Premesso che l’astensione dal voto non è mai un bel segnale e vale anche per i referendum, credo che la partecipazione più elevata in Veneto rispetto alla media sia figlia del senso del dovere e della solidarietà politica tipica del Veneto bianco». Il leghista Andrea Ostellari ha difeso a spada tratta i referendum: «In un sistema come il nostro che prevede referendum solo abrogativi e con una materia complicata è ovviamente difficile arrivare a coinvolgere tutti i cittadini. Cruciale diventa l’informazione ma c’è stato un momento di silenzio assordante da parte di molta stampa, della tv e di una parte dei partiti. Ciò detto, il risultato va comunque valorizzato dato che hanno vinto tutti i sì. E questo è un elemento da cui fare poi una sintesi anche politica. Il mandato è chiaro. Ripeto, erano quesiti referendari tecnici. Se si è arrivati a questi numeri è grazie a Lega, Radicale, associazioni di avvocati, e di Carlo Nordio che ringrazio insieme alla Fondazione Luigi Einaudi. In sintesi: sono soddisfatto per il messaggio, ma mi spiace non ci sia stato l’adeguato supporto informativo».