Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Gli altri in corsa raccolgono le briciole: si piazza terzo il no vax Girotto
Se in sette si raccoglie il 10% delle preferenze, vien da sé che non c’è molto di che sorridere: la «corsa parallela» a cui hanno partecipato i candidati civici alla poltrona di sindaco non vede nessun vincitore causa mancato superamento della soglia del 3%, che non consentirà loro di avere un rappresentante in Consiglio comunale. Tra i vinti, però, chi sale sul terzo gradino del podio è Paolo Girotto del Movimento 3V — Verità e libertà, che sostenuto dal popolo di no vax e anti-green pass che per oltre dieci mesi hanno settimanalmente fatto sentire la propria voce ha di poco superato il 2%. Alle sue spalle arriva Luca Lendaro (Tutta Nostra la Città e Sinistra Ecologia Libertà), che quel 2% non riesce invece a raggiungerlo: «Non c’è molto da gioire, soprattutto per il quadro che si prospetta: è stata praticamente data una delega in bianco priva di contrappesi a Giordani. Abbiamo provato a contrapporci, ma i padovani non volevano cambiare. Temo che arriveranno tempi abbastanza difficili». Solo quinta Francesca Gislon con l’omonima lista civica, che si definisce comunque «molto serena»: non abbiamo nulla da rimproverarci. Continueremo a fare politica con la nostra associazione Orizzonti, e auguro a Sergio Giordani un buonissimo lavoro». Un auspicio a cui si unisce Domenico Minasola (Alleanza per Padova), che sopravanza di poco l’1%: «Rispettiamo il risultato elettorale, ma non possiamo non riscontrare come questo sia conservatore e non innovativo anche perché altri candidati sindaci non hanno avuto il coraggio di andare oltre lo scontro personale». In tre, invece, rimangono sotto l’1%: si tratta di Lorenzo Innocenti di Tornapadova («Ci abbiamo messo la faccia senza sponde, il nostro obiettivo sono le elezioni 2027»), Salim El Maoued di Padova di Tutti che non nasconde tutta la sua delusione «per un risultato ben al di sotto delle nostre aspettative, evidentemente parte dell’elettorato non ha preso le proprie responsabilità o non ha recepito il nostro messaggio» - e Chiara Zoccarato di Alternativa, che chiude il «gruppone» non andando oltre lo 0,5%.