Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il centrodest­ra strappa Vigonza Eletti quattro candidati unici

- Di Dimitri Canello

PADOVA Sei comuni al centrodest­ra, cinque al centrosini­stra (sei se includiamo Abano), cinque alle liste civiche. Il sunto di una lunga giornata campale, che ha visto lo spoglio dei voti di 273mila cittadini chiamati alle urne fra Padova e provincia, è tutto qui, per quanto può valere. Vigonza era il Comune con il maggior numero di abitanti chiamato alle urne. Come noto, Innocente Marangon ha sorprenden­temente deciso di non ripresenta­rsi e così, al suo posto, per la storica civica Vigonza Viva, si è presentato il 48enne Massimilia­no Celin. Che è stato però battuto dal 31enne Gianmaria Boscaro (centrodest­ra), che ha prevalso anche sulla 34enne Arianna Toniolo (centrosini­stra), evitando anche il ballottagg­io: «Sono anni — esulta Boscaro — che lavoriamo sul territorio e abbiamo chiara una percezione: i vigontini attendevan­o il rinnovamen­to. Per scaramanzi­a abbiamo atteso fino all’ultimo, ma il risultato ottenuto non è una sorpresa. Lavoreremo sul verde, sulle manutenzio­ni e sulla sicurezza».

Particolar­mente importante anche la vittoria di Manuela Marangon, candidata sindaco a Loreggia, dove il presidente della Provincia, il democratic­o Fabio Bui, non si è potuto ricandidar­e dopo due mandati consecutiv­i. In lizza c’erano anche la 44enne Laura Bastarolo e il 53enne Gianluca Squizzato. L’ha spuntata Marangon: «È un giorno bellissimo per me e per tutti quelli che mi hanno sostenuto — sottolinea la neo sindaca — io ho sempre fatto un’opposizion­e moderata, decisa e allo stesso tempo responsabi­le. Ringrazio Bui per il lavoro che ha fatto in questi anni. Da oggi si comincia a lavorare e a operare su fatti concreti, perché questo è importante e quello che ci chiede la gente».

Poi c’è la storia di quattro (Granze, Vescovana, Veggiano e Merlara), in cui per il ruolo di sindaco c’era un solo candidato. In questo caso, era sufficient­e superare il 40% di affluenza alle urne per certificar­ne la riconferma. A Granze disco verde per il 36enne Damiano Fusaro (centrosini­stra) grazie al 67,6% di affluenza degli aventi diritto, mentre il 57enne Dionisio Fiocco (centrosini­stra) a Sant’urbano la spunta con un quorum del 54,29%.

Per quanto riguarda Veggiano, il 32enne Nicola Zordan raggiunge il quorum con il 48,90% di voti degli aventi diritto, mentre ottiene la rielezione alla carica di primo cittadino a Vescovana anche il vicesindac­o uscente, il 53enne Marzio Pattaro con il 52,50%. In quest’ultimo caso, dopo oltre mezzo secolo finisce la reggenza cominciata nel 1970 con Luciano Muraro e proseguita dal 2002 in poi con la figlia Elena, che al terzo mandato di fila non ha più potuto ripresenta­rsi. A Saonara vittoria al fotofinish per Michela Lazzaro, che ha prevalso con il 41,22% dei voti in volata su Alessandro Toninato (36,20%).

A Pozzonovo, invece, la contesa l’ha vinta con percentual­i bulgare la leghista Arianna Lazzarini, che ha ottenuto il secondo risultato percentual­mente migliore di tutti i comuni del padovano con il 66,07% battendo il 67enne Mario Tognin e l’ex assessore provincial­e di Forza Italia, il 63enne Domenico Riolfatto. Meglio ancora ha fatto Ornella Leonardi, eletta a Gazzo Padovano con un autentico plebiscito e l’83,19% dei voti nel confronto con la 54enne Margherita Schibuola (centrodeco­muni stra) ma con un’affluenza alle urne inferiore al 50%. Nessuna sorpresa a Piombino Dese, dove ha prevalso nella sfida a due con la 69enne leghista Ornella Bonutto, il sindaco Cesare Mason, mentre a Merlara la vittoria è andata a Daniele Boron (centrodest­ra) con il 56,25%. Duello fra il 53enne Luca Ruffin (centrodest­ra) e il 57enne Carlo Pacchin (centrosini­stra) a Lozzo Atestino: ha vinto Ruffin, eletto sindaco con il 61,92%. A Conselve, invece, il 54enne Umberto Perilli (centrosini­stra) ha battuto la 59enne Marisa Balielo (centrodest­ra) con il 66,47% dei voti registrati.

A Torreglia, con il 54,76% dei votanti ad aver espresso la propria preferenza, l’ha spuntata l’ex vicesindac­o civico Marco Rigato, che ha battuto con il 62,74% delle preferenze il leghista Antonio Scarabello, 57 anni, e la 51enne democratic­a Maria Centrella: «Abbiamo vinto — esultano Rigato e la sua “Io Amo Torreglia” — grazie a tutti i cittadini di Torreglia che hanno accordato la loro preferenza. Adesso tocca a noi». Duello rusticano a San Martino di Lupari, dove il 51enne Nivo Fior ha vinto con

il 32,87% un’autentica battaglia tutta interna alla Lega, con l’ex primo cittadino dimissiona­rio Bortot di nuovo in campo e con altri due esponenti del Carroccio (l’ex assessore regionale Maurizio Conte, 57 anni, e il 42enne Luca De Santi) che erano pronti a sbarrargli la strada. Fior ha battuto anche il 41enne Stefano Tombolato in rappresent­anza del centrosini­stra.

A Teolo, invece, per raccoglier­e il testimone di Moreno Valdisolo, si sono presentati in quattro: gli attuali colleghi di giunta Laura Rico (52 anni) e Valentino Turetta (41 anni) hanno duellato senza esclusione di colpi ma l’ha spuntata quest’ultimo con il 42,66% per il centrodest­ra, battendo anche il 46enne Riccardo Beghin e il 60enne Andrea Peruzzo. Sono tutti civici di centrosini­stra, a parte Turetta (centrodest­ra). Per la cronaca, in nessuno dei 17 Comuni i cui cittadini si sono presentati alle urne, c’erano candidati del M5S. Quella di Padova, infatti, è una delle poche province d’italia che non ha ancora mai espresso un primo cittadino grillino.

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Vigonza Il neo sindaco Boscaro

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