Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Barbierato distanzia i rivali «Vince la voglia di continuità»
Il primo cittadino ottiene il successo al primo turno e si assicura un secondo mandato. «Ora impegno per le opere finanziate dal Pnrr con oltre 20 milioni»
ABANO TERME «Tutto è bene quel che finisce bene», sorride tranquillo Federico Barbierato, 52 anni, sindaco uscente di Abano Terme, rieletto ieri. Con un secco 56,5% il candidato sostenuto dal Partito Democratico ha evitato il ballottaggio e ha «blindato» il Comune dove ha amministrato per cinque anni. L’aveva ereditato nel 2017 da Luca Claudio, che nel frattempo era finito nei noti guai giudiziari, lasciando l’ente locale nelle mani di un commissario.
Barbierato, appoggiato anche da due civiche, «Cittadini per il cambiamento» e «Passione Abano», ha distanziato il candidato supportato dalla Lega (più tre civiche) Luigi Ciccarese, che si è fermato al del 30,6% e l’avvocato Antonio Franciosi, sostenuto unicamente da una lista di Fratelli d’italia che ha messo insieme il 12,8% dei voti.
«Abano Terme ha dimostrato di volere continuità - riprende Barbierato dal suo quartier generale in via Domiziano - questo è un territorio che ha bisogno di crescere. Dopo il duro colpo assestato dalla pandemia, abbiamo partecipato, da soli e con altri enti, a diversi progetti per accedere ai fondi del Pnrr, che porteranno nel nostro Comune 20 milioni di euro. E ora è il momento di rimboccarsi le maniche ed essere operativi». Abano Terme negli ultimi 20 anni ha perso il suo appeal per molti turisti soprattutto d’oltralpe, è un territorio in cerca di identità, cui la pandemia ha dato il colpo durissimo. Molto stanno facendo i fondi stranieri che hanno diun notevole interesse in tempi recenti per i grandi alberghi aponensi falliti e finiti all’asta. L’hotel Posta di Abano è stato acquistato dalla società marocchina che fa capo a Rachele Chakir, che a Padova è proprietaria anche dello Small Hotel Royale di via Gattamelata. Il fondo americano di investimento Apollo ha preso il quintetto di hotel dismessi dell’enpam (ente di previdenza dei medici), ossia lo storico Hotel Orologio e l’hotel Magnolia di Abano, oltre che gli hotel Montecarlo, Caesar e il Des Bains a Montegrotto Il gruppo V Hotels, società cipriota amministrata da manager russi, gestisce invece dal 2021 l’hotel Massaggio, il President e il Premiere. Nel frattempo fondi israeliani sarebbero interessati all’acquisto di altri due alberghi all’asta. «Il fatto che gli stranieri si interessino ai nostri alberghi è senza dubbio un ottimo segnale - spiega Barbierato -. Certo noi non possiamo intervenire sulle trattative private, ma tutti i progetti dovranno passare per il Comune e valuteremo bene l’impatto di eventuali modifiche, e comunque ci sono tanti altri alberghi saldamente ancorati alle nostre storiche famiglie che sanno fare molto bene il loro lavoro».
E poi c’è il comparto sanitario che per il territorio avrà un peso specifico non indifferente. «I fondi del Pnrr ci hanno consentito di progettare la Casa di comunità, ovvero una sede per la medicina territogrotto.
riale di prossimità che servirà non solo Abano ma anche Montegrotto Terme e Torreglia - spiega ancora il neoeletto sindaco- il Comune ha acquistato l’area, il progetto c’è e la struttura sarà pronta entro il 2025, e poi ci sono altri 7 milioni e 200mila euro per i bacini di laminazione, il rifacimento del Palamagnolia, e del Ponte della Fabbrica insieme alla Provincia, e poi non dimentichiamo i fondi per la rigenerazione urbana per tutti i nostri questa vittoria per me è un punto di inizio di una nuova fase».
La campagna elettorale di Abano Terme non ha avuto particolari colpi di scena. Ora a Barbierato non resta che decidere se cambiare la sua squadra di assessori o lasciare le cose come stanno. «Troppo presto adesso per fare delle previsioni sulla giunta - dice ci saranno delle valutazioni da fare, ora ci godiamo la vittoria».
«Faremo l’opposizione e ci concentreremo soprattutto su come verranno gestiti i fondi per la rigenerazione spiega Luigi Ciccarese, avvocato pugliese di nascita e aponense di adozione - siamo partiti da zero, puntavamo a prendere di più, inutile negarlo».
Serafico il commento di Antonio Franciosi, anche lui avvocato, candidato unico di Fratelli d’italia: «Non voglio fare quello che è contento del voto anche quando perde. Siamo arrivati ultimi, siamo al 12.8%, è ovvio che ci aspettavamo un risultato migliore, non so ancora se saremo in consiglio comunale». Per inciso il Pd si conferma il primo partito di Abano Terme, con il 31.3% delle preferenze (nel 2017 si era fermato al 13%). Secondo partito è Fratelli d’italia che ha doppiato la Lega: il 13.3% dei Fdi di Franciosi è quasi il doppio rispetto al misero 7.3% della Lega che appoggia Ciccarese, e che nel 2017 aveva preso il 10%.