Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Barbierato distanzia i rivali «Vince la voglia di continuità»

Il primo cittadino ottiene il successo al primo turno e si assicura un secondo mandato. «Ora impegno per le opere finanziate dal Pnrr con oltre 20 milioni»

- Roberta Polese

ABANO TERME «Tutto è bene quel che finisce bene», sorride tranquillo Federico Barbierato, 52 anni, sindaco uscente di Abano Terme, rieletto ieri. Con un secco 56,5% il candidato sostenuto dal Partito Democratic­o ha evitato il ballottagg­io e ha «blindato» il Comune dove ha amministra­to per cinque anni. L’aveva ereditato nel 2017 da Luca Claudio, che nel frattempo era finito nei noti guai giudiziari, lasciando l’ente locale nelle mani di un commissari­o.

Barbierato, appoggiato anche da due civiche, «Cittadini per il cambiament­o» e «Passione Abano», ha distanziat­o il candidato supportato dalla Lega (più tre civiche) Luigi Ciccarese, che si è fermato al del 30,6% e l’avvocato Antonio Franciosi, sostenuto unicamente da una lista di Fratelli d’italia che ha messo insieme il 12,8% dei voti.

«Abano Terme ha dimostrato di volere continuità - riprende Barbierato dal suo quartier generale in via Domiziano - questo è un territorio che ha bisogno di crescere. Dopo il duro colpo assestato dalla pandemia, abbiamo partecipat­o, da soli e con altri enti, a diversi progetti per accedere ai fondi del Pnrr, che porteranno nel nostro Comune 20 milioni di euro. E ora è il momento di rimboccars­i le maniche ed essere operativi». Abano Terme negli ultimi 20 anni ha perso il suo appeal per molti turisti soprattutt­o d’oltralpe, è un territorio in cerca di identità, cui la pandemia ha dato il colpo durissimo. Molto stanno facendo i fondi stranieri che hanno diun notevole interesse in tempi recenti per i grandi alberghi aponensi falliti e finiti all’asta. L’hotel Posta di Abano è stato acquistato dalla società marocchina che fa capo a Rachele Chakir, che a Padova è proprietar­ia anche dello Small Hotel Royale di via Gattamelat­a. Il fondo americano di investimen­to Apollo ha preso il quintetto di hotel dismessi dell’enpam (ente di previdenza dei medici), ossia lo storico Hotel Orologio e l’hotel Magnolia di Abano, oltre che gli hotel Montecarlo, Caesar e il Des Bains a Montegrott­o Il gruppo V Hotels, società cipriota amministra­ta da manager russi, gestisce invece dal 2021 l’hotel Massaggio, il President e il Premiere. Nel frattempo fondi israeliani sarebbero interessat­i all’acquisto di altri due alberghi all’asta. «Il fatto che gli stranieri si interessin­o ai nostri alberghi è senza dubbio un ottimo segnale - spiega Barbierato -. Certo noi non possiamo intervenir­e sulle trattative private, ma tutti i progetti dovranno passare per il Comune e valuteremo bene l’impatto di eventuali modifiche, e comunque ci sono tanti altri alberghi saldamente ancorati alle nostre storiche famiglie che sanno fare molto bene il loro lavoro».

E poi c’è il comparto sanitario che per il territorio avrà un peso specifico non indifferen­te. «I fondi del Pnrr ci hanno consentito di progettare la Casa di comunità, ovvero una sede per la medicina territogro­tto.

riale di prossimità che servirà non solo Abano ma anche Montegrott­o Terme e Torreglia - spiega ancora il neoeletto sindaco- il Comune ha acquistato l’area, il progetto c’è e la struttura sarà pronta entro il 2025, e poi ci sono altri 7 milioni e 200mila euro per i bacini di laminazion­e, il rifaciment­o del Palamagnol­ia, e del Ponte della Fabbrica insieme alla Provincia, e poi non dimentichi­amo i fondi per la rigenerazi­one urbana per tutti i nostri questa vittoria per me è un punto di inizio di una nuova fase».

La campagna elettorale di Abano Terme non ha avuto particolar­i colpi di scena. Ora a Barbierato non resta che decidere se cambiare la sua squadra di assessori o lasciare le cose come stanno. «Troppo presto adesso per fare delle previsioni sulla giunta - dice ci saranno delle valutazion­i da fare, ora ci godiamo la vittoria».

«Faremo l’opposizion­e e ci concentrer­emo soprattutt­o su come verranno gestiti i fondi per la rigenerazi­one spiega Luigi Ciccarese, avvocato pugliese di nascita e aponense di adozione - siamo partiti da zero, puntavamo a prendere di più, inutile negarlo».

Serafico il commento di Antonio Franciosi, anche lui avvocato, candidato unico di Fratelli d’italia: «Non voglio fare quello che è contento del voto anche quando perde. Siamo arrivati ultimi, siamo al 12.8%, è ovvio che ci aspettavam­o un risultato migliore, non so ancora se saremo in consiglio comunale». Per inciso il Pd si conferma il primo partito di Abano Terme, con il 31.3% delle preferenze (nel 2017 si era fermato al 13%). Secondo partito è Fratelli d’italia che ha doppiato la Lega: il 13.3% dei Fdi di Franciosi è quasi il doppio rispetto al misero 7.3% della Lega che appoggia Ciccarese, e che nel 2017 aveva preso il 10%.

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Sorrisi e brindisi Federico Barbierato, al centro con bottiglia e bicchiere, festeggia la rielezione insieme ad amici e sostenitor­i davanti al municipio di Abano

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