Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La Cortina di Lorenzi «Non solo Olimpiadi, prima viene la comunità»

- Di Silvia Madiotto

CORTINA Al di là di tutto, sono cuori di montagna. La bella vita di Cortina, quella che appare nelle cartoline delle vacanze, racconta solo due stagioni all’anno. Un po’ chiusi, i cortinesi, riservati, grati del successo di pubblico ma gelosi della bellezza e del silenzio regalato in certe giornate di calma. E chiedono che la parola sia rispettata, che le promesse vengano mantenute. Ci abitano in poco più di cinquemila ma diventano oltre quarantami­la presenze nel periodo natalizio, fra visitatori e proprietar­i di seconde case. E sono solo quei cinquemila, che votano, e lunedì hanno scelto di cambiare tutto. Le Olimpiadi non bastano per una fiducia incondizio­nata. C’è un paese che deve vivere tutto l’anno. Anzi, le Olimpiadi sono state uno degli elementi di rottura con l’ex sindaco, accusato in paese di «protagonis­mo» e di aver dimenticat­o tutto il resto.

Gianpietro Ghedina, sindaco uscente, ha ottenuto 690 voti su 2.908 votanti (meno di uno su quattro). Si è trovato abbandonat­o da metà della sua squadra, dal tessuto produttivo e dai cittadini che gli hanno preferito lo sfidante Gianluca Lorenzi, già assessore a turismo, sport e cultura dieci anni fa. L’hanno fatto per dire che le cose, così, non andavano bene. Ghedina anche ieri ha preferito non commentare la batosta elettorale, ma Lorenzi, dopo aver preso possesso del municipio, era più sereno nell’analisi del voto: «Un errore è costato caro all’ex sindaco. Il distacco dal territorio. Per cinque anni non ha coinvolto cittadini e imprese, non ha ascoltato i suggerimen­ti, non ha condiviso i progetti. Un sindaco gestisce un territorio della comunità, non suo».

E pensare che Lorenzi, cinque anni fa, era stato uno dei consiglier­i di Ghedina. Ma è stato anche fra i primi a decidere di mollarlo. A marzo ha rassegnato le dimissioni dalla società che si occupa della gestione degli impianti sportivi, parte attiva nella preparazio­ne dei Giochi, proprio quando a Cortina era iniziato il countdown per le Olimpiadi del 2026. Certo, saranno un evento importante per l’indotto, la visibilità, per migliorare il patrimonio e le infrastrut­ture, ma sono state elemento di diatriba: «Il modus operandi si sta scostando da quello che era lo spirito di condivisio­ne che ci aveva visti uniti nelle amministra­tive» aveva spiegato. Un siluro e un preludio alla candidatur­a.

La vittoria di Lorenzi (albergator­e per trent’anni, ora fotografo naturalist­a e webmaster, 1.044 voti per lui) è stata costruita raccoglien­do le voci e la delusione del paese. Solo leggendo i nomi in lista si capiva che Cortina era tutta lì: la presidente degli albergator­i Roberta Alverà (e quanto peso hanno gli albergator­i), il presidente delle Regole Flavio Lacedelli (l’ente che gestisce il parco agro pastorale, che nella gerarchia cortinese sta appena sotto al Comune), maestri e allenatori di sci, profession­isti. Vere e proprie potenze nell’ampezzano. «Sento la grande responsabi­lità dell’incarico che mi è stato affidatoaf­ferma Lorenzi -. Questa candidatur­a nasce dal bisogno di tornare a rispondere alle esigenze quotidiane, quelle della nostra gente e degli imprendito­ri. Con equilibrio, rimettendo insieme tutte le giuste componenti».

Per il neo sindaco ci sono già nodi da sciogliere. Si concentra soprattutt­o sulla quotidiani­tà ma le Olimpiadi sono dietro l’angolo. Sulla pista da bob alza le mani, non ci sono alternativ­e, ma sul villaggio olimpico a Fiammes «non ci è stato dato alcun progetto, valuteremo». E le opere di viabilità che non saranno pronte per l’esordio dei Giochi? «C’è un accordo e per il nostro territorio queste varianti stradali sono fondamenta­li». Il prossimo passo sarà incontrare il commissari­o Luigi Valerio Sant’andrea: i due si conoscono già, da quando era in partecipat­a, ma adesso Lorenzi parla da sindaco. E ieri gli sono arrivati gli auguri del presidente del Coni Giovanni Malagò: «Conosco bene il nuovo sindaco e l’elettorato è sacro».

” Il sindaco I cittadini non erano stati coinvolti, io lo farò

” Malagò Conosco Lorenzi e rispetto l’elettore, è sacro,

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Ghedina
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Lorenzi

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