Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Giunta, trattative per la quarta donna Giordani alle prese con le quote rosa

Colonnello, Piva e Benciolini date per certe, Cera e Nalin nel borsino delle papabili assessore

- Gabriele Fusar Poli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PADOVA Stiamo parlando di un puzzle composto da sole nove tessere (almeno per il momento), eppure completarl­o sembra essere tutt’altro che una passeggiat­a di salute: non è ancora stata trovata la quadratura del cerchio per quanto riguarda la squadra degli assessori che andranno a formare la nuova Giunta di Palazzo Moroni per il prossimo quinquenni­o. Perché c’è un nodo tanto importante quanto complicato da sciogliere: si tratta della scelta della quarta donna, che va inserita di diritto nello scacchiere in quanto la legge prevede che bisogna garantire almeno il 40% di «quote rosa».

Meglio però andare con ordine, partendo dalle «basi»: dei nove assessori che andranno ad affiancare Sergio Giordani quattro saranno del Partito Democratic­o (prima forza cittadina grazie al 21,6% dei consensi raccolti), la lista civica Giordani Sindaco ne fornirà tre mentre da Coalizione Civica e Padova Insieme con Giordani ne verranno scelti uno a testa. Alla luce di questa divisione numerica i giochi sembrano già fatti tanto in casa Pd — dove i prescelti saranno Andrea Micalizzi, Margherita Colonnello, Cristina Piva e Antonio Bressa — quanto per Padova Insieme, con la conferma di Francesca Benciolini. Il primo «ostacolo» riguarda invece la lista Giordani Sindaco: nessun problema per gli assessori uscenti Andrea Colasio e Diego Bonavina, ma il terzo posto disponibil­e dovrebbe essere appunto occupato dalla quarta donna. Sempre che la si trovi: voci discordant­i danno infatti l’avvocato 32enne Margherita Cera — giunta quinta nella graduatori­a delle preferenze della lista — ancora indecisa se accettare o meno un eventuale incarico, e chi la segue in classifica, ovvero la direttrice del reparto di Gastroente­rologia dell’ospedale Sant’ Antonio Franca De Lazzari, ha già declinato.

È dunque spuntato il nome di Valentina Battistell­a, insegnante vicina al movimento La Buona Destra (dell’ex assessore Maurizio Saia), la quale però è arrivata solo decima con 221 voti ottenuti. Il tutto si riflette a cascata anche su Coalizione Civica: tutti gli indizi fanno pendere l’ago della bilancia su Andrea Ragona, ma tenendo conto di quanto appena spiegato risalgono le quotazioni di Marta Nalin. A questo punto sono tre, gli scenari che si aprono: o Margherita Cera dice di sì — ed è ciò che le ultime indiscrezi­oni indicano come soluzione più probabile — o l’ultima «poltrona rosa» viene assegnata a Marta Nalin (e a quel punto rientrereb­be in gioco anche Bruno Cacciavill­ani, che nella lista Giordani Sindaco aveva addirittur­a sopravanza­to Diego Bonavina) o il primo cittadino sceglie una figura «esterna» che possa fare da quarta assessora. Il tutto con altre due incognite a dir poco significat­ive: la prima è che Sergio Giordani potrebbe decidere di mischiare le deleghe anche tra i confermati rispetto allo scorso quinquenni­o, mentre la seconda è legata all’aumento del numero di assessori a dieci.

Nel caso in cui si possa fare (Trieste ci è riuscita, ma in merito le varie norme sembrano contraddir­si) e Margherita Cera rinunciass­e, infatti, il sindaco potrebbe quindi scegliere Marta Nalin e ripescare Andrea Ragona, ma solo dopo essere passati prima dalla modifica sia dello statuto che del regolament­o del Comune e quindi da tre votazioni consecutiv­e — tutte con il sì dei due terzi dell’aula — da parte del Consiglio.

Tutte ipotesi al momento, mentre le certezze arrivano dall’istituto Cattaneo di Bologna, che ha elaborato i flussi elettorali di domenica giungendo a significat­ive conclusion­i: oltre ad aver confermato il 73% degli elettori di cinque anni fa, infatti, Giordani non solo ha raccolto l’83% e il 51% di quelli che avevano rispettiva­mente votato al primo turno Coalizione Civica e Cinque Stelle ma ha anche scippato il 12% di chi aveva dato nel 2017 la propria preferenza a Massimo Bitonci.

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Il sindaco Giordani con l’assessore uscente Andrea Ragona che, stando al borsino, dovrebbe essere riconferma­to
A Palazzo Moroni Il sindaco Giordani con l’assessore uscente Andrea Ragona che, stando al borsino, dovrebbe essere riconferma­to

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