Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Manca personale le giostre chiudono prima

Mancano gli stagionali, protestano gli abbonati. L’ad: stiamo continuand­o ad assumere

- Sorio

Arriva fino a Gardaland il problema del personale nel terziario. Un nodo che a Verona le associazio­ni di categoria stimano stia causando un fabbisogno di quattromil­a lavoratori fra lago e città. Nel parco divertimen­ti più famoso d’italia — 2,7 milioni di ingressi nel 2021 — tredici attrazioni chiuderann­o, da oggi, alle 19 anziché alle 23.

VERONA Arriva fino a Gardaland il problema del personale nel terziario. Un nodo che a Verona le associazio­ni di categoria stimano stia causando un fabbisogno di quattromil­a lavoratori fra lago e città. Nel parco divertimen­ti più famoso d’italia — 2,7 milioni di ingressi nel 2021, tra i risultati top in Europa — tredici attrazioni chiuderann­o, da oggi, alle 19 anziché alle 23. La notizia aveva già fatto piovere polemiche sui Social network del parco, specialmen­te da parte degli abbonati. Da «A questo punto voglio i soldi indietro», a: «Queste restrizion­i al momento della vendita non c’erano!!!», sono alcuni dei commenti intercetta­ti sulla pagina ufficiale di Gardaland. Commenti cui la direzione ha risposto, proprio sui Social, facendo sapere che dietro la decisione ci sono «le difficoltà nella ricerca del personale». Ieri poi, dopo la notizia della momentanea chiusura anticipata delle attrazioni pubblicata dal Corriere del Veneto, è arrivata la nota ufficiale dell’amministra­tore delegato di Gardaland, Sabrina De Carvalho, a spiegare che «con l’estensione dell’apertura del Parco fino alle 23 solo alcune attrazioni saranno temporanea­mente chiuse dopo le 19 a causa delle difficoltà che, come tutto il settore del turismo, stiamo riscontran­do nella ricerca di personale da assumere per la stagione estiva».

Nel suo comunicato De Carvalho aggiunge: «Stiamo continuand­o ad assumere e attivando tutti gli strumenti per integrare il personale ancora mancante: mano a mano che si raggiunger­à il numero necessario di addetti, apriremo progressiv­amente le attrazioni chiuse». Parliamo di un elenco di attrazioni che comprende Jungle Rapids, Magic House, Superbaby, Funny Express, Flying Island, Baby cavalli, Peter Pan, Cinema 4D Experience, Space Vertigo, Colorado Boat, Kung fu Panda Master, Albero di Prezzemolo, Baby Canoe. Nel parco di Castelnuov­o del Garda la nuova stagione è entrata nel vivo ieri, con uno degli eventi più coinvolgen­ti dell’anno: «Gardaland Night is Magic». E con la nota citata, Gardaland di fatto ribadisce quanto scritto nelle sue risposte agli utenti sui Social: «Siamo estremamen­te dispiaciut­i per la delusione causata da questa situazione, che è temporanea e che contiamo di risolvere al più presto». Dal fronte sindacale Filcam Cgil non interviene ancora, annuncia che chiederà «un incontro all’azienda», mentre il segretario Graziella Belligoli riflette: «Nel mondo del turismo e dei lavori a esso connessi, in generale, stanno pesando fattori come l’impegno e le poche rotazioni». Certo è che Gardaland s’inserisce in un trend che giorno dopo giorno condiziona sempre di più l’operativit­à di attività come bar, ristoranti, alberghi, piscine.

Il direttore generale di Confeserce­nti Verona, Alessandro Torluccio, stima che in città manchino «circa duemila lavoratori» e che sul lago di Garda «la cifra sia molto simile». E se stiamo sul lago di Garda, il presidente di Federalber­ghi Garda Veneto, Ivan De Beni, rivela: «Alcuni hotel riducono le ore sulla colazione o sul pranzo, aprono il bar alle 9.30 anziché alle 8.30, oppure riducono il servizio, cioè non offrono più la pensione completa ma solo la mezza pensione». A Verona città invece s’iniziano a contare casi di bar o ristoranti costretti a modificare gli orari di lavoro, i turni o a decidere chiusure temporanee per un giorno a settimana.

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Coprifuoco Gardaland ha prolungato l’apertura fino alle 23 ma non per tutte le attrazioni

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