Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Davide e Alberto morti in due incidenti

Le vittime avevano 22 e 20 anni. Il primo in auto contro un muretto, il secondo travolto in moto

- Jaber

PADOVA Un destino tragico e comune per 2 ventenni pado- vani, morti in altrettant­i inci- denti stradali: Davide Ceccato, 22 anni, di Gazzo Padova- no stava rientrando a casa dopo una serata con gli amici quando la sua auto è andata contro un muretto e poi si ca- povolta: è morto ieri mattina in ospedale. Alberto Moretti, 20 anni, di Galliera Veneta è stato invece travolto e ucciso da un’auto mentre era in sella alla sua amata moto Ducati Monster.

GAZZO PADOVANO Era ad appena duecento metri da casa Davide Ceccato, stava rientrando dopo aver trascorso il venerdì sera con gli amici. Forse un attimo di distrazion­e, forse la stanchezza, e poi quella curva. È bastato un istante a fargli perdere il controllo del furgoncino che stava guidando, che dopo aver impattato contro il muretto di un’abitazione si è rovesciato, girando su sé stesso, per finire poi al lato della carreggiat­a, semi distrutto.

Ai sanitari del Suem accorsi sul posto le sue condizioni sono immediatam­ente apparse molto critiche, quasi disperate. Davide è stato trasportat­o con urgenza all’ospedale di Padova, dove per ore i medici hanno tentato in ogni modo di salvarlo. Ha lottato, per tutta la notte, ma le sue condizioni erano davvero troppo gravi, tanto da causarne la morte, avvenuta alle prime luci di sabato mattina. Al vaglio degli inquirenti la dinamica dell’incidente, in cui non sono rimasti coinvolti né pedoni né altri automobili­sti, mentre non è ancora noto se il giovane fosse o meno sotto l’effetto dell’alcool o di sostanze.

«Siamo un comune relativame­nte piccolo, ma molto unito, ci conosciamo tutti — ha aggiunto il sindaco di Gazzo Padovano Ornella Leonardi — Davide non faceva certo eccezione: era un giovane attivo nella nostra comunità, frequentav­a i suoi coetanei del paese e dava sempre una mano anche in occasione dell’annuale sagra delle rane. A quanto ne so anche ieri sera era uscito con degli amici». Nato all’ospedale di Vicenza come tanti residenti nella zona, Davide era sempre vissuto a Gazzo, il padre ha un’azienda di trasporti e commercio di legnami.

In questo momento, i pensieri di tutto il comune sono rivolti ai genitori, colpiti da una tragedia che lascia spazio solamente al dolore e al raccoglime­nto. «Sono una famiglia storica e nota — conclude il sindaco Leonardi — i nonni avevano in gestione una pompa di benzina, mentre il padre ha la sua azienda dove anche Davide a volte andava a dargli una mano. Non ho ancora avuto modo di mettermi in contatto con loro, persino io sono scossa e turbata da quanto accaduto, sono drammi di fronte ai quali non si sa neppure come reagire».

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