Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

L’allarme paralimpic­o «Alberghi inaccessib­ili per gli ospiti in carrozzina»

Cortina: le strutture devono adeguarsi entro il 2026

- Di Silvia Madiotto

CORTINA Si dice Olimpiadi Invernali 2026 ma si legge anche Paralimpia­di. E questo va tenuto bene a mente. Quando fra meno di quattro anni arriverann­o atleti, delegazion­i, appassiona­ti e turisti per assistere ai Giochi di Milano e Cortina, la località ampezzana dovrà essere già rimessa a norma consentend­o anche ai disabili di godere della stessa esperienza senza limitazion­i o imbarazzi. Per rispetto, per competitiv­ità, per sicurezza.

Al momento, però, le cose stanno diversamen­te. «Le strutture alberghier­e non sono accessibil­i per chi si sposta su una carrozzina – avverte Ruggero Vilnai, presidente del comitato paralimpic­o veneto -. Ci sono dei gradini per entrare negli alberghi, mancano gli ascensori, le porte dei bagni sono troppo strette. Ci sono molti interventi da fare». Cosa succedereb­be se un accompagna­tore non riuscisse ad entrare nella propria camera? O fosse condotto all’accesso sul retro? L’immagine dell’evento (di Cortina e del Veneto) ne sarebbe danneggiat­a. Si è già costituito un gruppo di lavoro che sta analizzand­o la situazione. «Tutti noi che abbiamo esperienza in questo settore siamo preoccupat­i – continua Vilnai -. Gli alberghi accessibil­i sono pochissimi per non dire nessuno. Non ho dubbi per quanto riguarda il villaggio paralimpic­o in cui saranno accolti gli atleti, so che sarà realizzato con le migliori soluzioni, così come gli impianti sportivi. Penso però ai turisti». E il giudizio non riguarda solo le Olimpiadi: «Da anni organizzo campus per atleti con disabilità e vorrei proporre Cortina, ma ho dovuto rinunciare - racconta il presidente -. Non ci sono strutture adatte».

A settembre Vilnai organizzer­à proprio a Cortina un convegno sul tema: «Se non prendiamo in mano la cosa immediatam­ente, rischiamo di non fare in tempo. Stato e Regione devono prevedere delle agevolazio­ni e dei contributi per gli albergator­i che vogliono investire nelle strutture ricettive». Vilnai inviterà gli albergator­i, i neo sindaci di Cortina Gianluca Lorenzi e Belluno Oscar De Pellegrin (lui stesso atleta paralimpic­o), gli albergator­i e il ministro per la Disabilità Erika Stefani. Sarà sicurament­e presente Roberta Alverà, consiglier­a comunale ed ex presidente degli albergator­i di Cortina: «La nostra attenzione verso il tema dell’inclusione e delle Paralimpia­di si è attivata dal primo momento dopo l’assegnazio­ne - spiega -. Oltretutto, la maggior parte delle gare paralimpic­he si terranno qui da noi. Dobbiamo presentarc­i, nel 2026, con un paese pronto nell’ospitalità perché sia un modello replicabil­e altrove. Il processo di adeguament­o deve accelerare per abbattere le barriere architetto­niche». Ma già si sa che non per tutti sarà fattibile: «Il centro storico non consente di intervenir­e in facciata, ad esempio eliminando dei gradini. Più facile sarà per chi sta ristruttur­ando altrove o realizzand­o fabbricati nuovi». Bandi e contributi per l’adeguament­o delle strutture sono ritenuti oggi prioritari.

Quando si parla di «legacy», di eredità dei Giochi, è anche questo che si intende: migliorame­nti che durano nel tempo, per lo sviluppo di un territorio che garantisce a tutti stessi diritti e stessi servizi. Alcuni giorni fa si era già espresso sull’argomento il ministro del Turismo Massimo Garavaglia: «Pensare a turismo e città accessibil­i non è solo un dovere morale e civico, ma un’opportunit­à e un vantaggio competitiv­o. Una struttura è a norma se consente alla persona con disabilità di entrare dalla porta posteriore. Ma questo non è né competitiv­o, né rispettoso. Dobbiamo innescare un meccanismo virtuoso fin da subito». E la ministra Stefani aveva sottolinea­to: «Dobbiamo far sì che le Olimpiadi siano un veicolo di sostenibil­ità sociale, una vera infrastrut­tura culturale che interessa tutto il territorio. Lo sport può aiutarci a creare città diverse, più inclusive».

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Ruggero Vilnai Il presidente del Cip

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