Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Parole d’autore», narrativa e reportage a Monselice
Cinque serate con un focus dedicato a temi di attualità. «Parole d’autore» è la rassegna letteraria firmata da Bruna Coscia che coinvolge la città di Monselice (Padova). Coscia propone il format che prevede un incontro a settimana tra la cittadinanza e uno dei tanti big che ruotano attorno a «Cuore di Carta Eventi».
A Monselice avremo: Vincenzo Mollica, Paolo Crepet, Cinzia Tani, Lorenzo Cremonesi, Silvia Sciorilli Borrelli. L’appuntamento è ogni mercoledì, a partire dal 29 giugno prossimo, dalle ore 21 nei Giardini di via Argine destro. «Questa edizione di Parole d’autore a Monselice – spiega Bruna Coscia – è caratterizzata da un filo rosso che lega tutti gli autori protagonisti della rassegna: che si tratti di temi leggeri come la musica o i sogni, o di argomenti più duri come la guerra o le difficoltà legate al futuro, ci occuperemo della nostra vita quotidiana». Si parte mercoledì 29 giugno alle 21 con lo splendore dei ricordi di Vincenzo Mollica in «Doreciackgulp. Tra musica e parole». Un viaggio nella carriera del grande giornalista televisivo, con il racconto di volti, storie, episodi, canzoni, film che hanno punteggiato la sua vita personale e professionale. Mercoledì 6 luglio è la volta di Paolo Crepet che presenta Lezioni di sogni ( Mondadori): un’occasione per riflettere sul futuro delle giovani generazioni. Tra le tante domande che affollano la nostra quotidianità,
Crepet suggerirà come gestire il rapporto con la tecnologia e i social media. Come educare alla gentilezza, al rispetto, alla complessità. Mercoledì 13 luglio, Cinzia Tani racconta Quella notte a Valdez (Vallecchi). Siamo in Alaska, con la sua natura selvaggia, i ghiacciai, la tundra, le grandi foreste, le lunghe notti invernali e il sole a mezzanotte durante l’estate.
Spazio al presente mercoledì 20 luglio con la Guerra infinita (Solferino) di Lorenzo Cremonesi. «Sono vissuto a lungo nei conflitti – racconta l’inviato del Corriere della Sera – tra i soldati al fronte, più ancora con le popolazioni colpite, negli ospedali, assieme ai profughi, cercando di comprendere le loro ragioni e spiegarle. Intanto in Europa si magnificava il nostro come uno dei periodi più pacifici nella storia. Ma, come vediamo oggi in Ucraina, la guerra è sempre parte di noi. L’avevamo solo rimossa». Mercoledì 27 luglio si chiude con la giornalista Silvia Sciorilli Borrelli con L’età del cambiamento. Come ridiventare un Paese per giovani (Solferino): le storture che ostacolano la crescita italiana viste dalla corrispondente da Milano del Financial Times.