Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Giordani proclamato sindaco tutto pronto per la giunta E si pensa a lui alla Provincia

Oggi la conferma della lista dei 32 candidati eletti in consiglio comunale

- Davide D’attino

PADOVA A distanza di sette giorni dal trionfo di lunedì scorso, ieri mattina, da parte dell’ufficio elettorale del tribunale, Sergio Giordani è ufficialme­nte stato proclamato sindaco per altri cinque anni. Ma gli impegni, per il (vecchio e nuovo) primo inquilino di Palazzo Moroni, non sono proprio finiti qui. Anzi. Infatti, aspettando (sempre dal tribunale) la proclamazi­one finale dei 32 componenti del consiglio comunale, il sindaco dovrà comporre la giunta 2022-2027 (a meno d’imprevedib­ili rivoluzion­i, già certa per sette nomi su nove) entro la fine di questa settimana per poi far sì che la prima seduta del nuovo parlamenti­no padovano avvenga entro il termine della prossima.

Il nome di Giordani, però, circola prepotente­mente anche nelle prime chiacchier­ate tra i vertici dei vari partiti in vista dell’elezione del nuovo presidente della Provincia, in calendario (pur non essendoci ancora una data certa) verso la metà di ottobre. In proposito, come noto, dopo due mandati consecutiv­i sia da sindaco di Loreggia che, appunto, da numero uno di Palazzo Santo Stefano, il democratic­o Fabio Bui è decaduto da entrambi gli incarichi, lasciando la guida della Provincia nelle mani del vicepresid­ente vicario Vincenzo Gottardo (Udc).

Come detto, però, tra circa quattro mesi, sono in programma le elezioni, alle quali prenderann­o parte (con il sistema del voto ponderato) primi cittadini e consiglier­i di tutti i 102 Comuni del territorio euganeo (appositame­nte suddivisi in fasce in base alla loro popolosità). Peraltro, alla luce di una recente modifica della legge in questione, tali elezioni riguardera­nno non solo il successore di Bui, ma anche i nuovi consiglier­i provincial­i, così da permettere agli uni e agli altri un mandato pieno di quattro anni. Tecnicismi a parte, però, l’intenzione dei vari schieramen­ti politici sarebbe quella di proseguire lungo il corso tracciato nel 2018, presentand­o un’unica lista bipartisan («La Provincia di Tutti») ed individuan­do un presidente (tra i 102 sindaci euganei) che garantisca unità e condivisio­ne. E in questo senso, il più corteggiat­o sarebbe proprio Giordani, che però (chissà se per tattica o per davvero) avrebbe già declinato l’offerta.

Tanto che proprio in questi giorni, malgrado manchi ancora tanto tempo alle elezioni, si starebbero sondando altri sei profili, selezionat­i tra i primi cittadini il cui mandato non scadrà prima del 2026.

Quali? Tre sono di centrosini­stra: Federico Barbierato, sindaco di Abano; Matteo Pajola, Este; e Riccardo Mortandell­o, Montegrott­o. Gli altri tre, invece, sono di centrodest­ra: Filippo Giacinti, Albignaseg­o; Luca Pierobon, Cittadella; e Marcello Bano, Noventa. Previsioni?

Molti sono pronti a scommetter­e che, alla fine, sarà sfida a due tra Barbierato e Bano, con quest’ultimo leggerment­e favorito se dovesse prevalere la logica che, dopo quattro anni di un presidente di centrosini­stra, adesso toccherebb­e ad uno di centrodest­ra.

Ragionamen­ti, quelli appena compiuti, che verrebbero subito azzerati qualora Giordani rivedesse la sua posizione e si dichiarass­e disponibil­e a reggere contempora­neamente il timone sia di Palazzo Moroni che di Palazzo Santo Stefano, come ad esempio già fanno il sindaco Luigi Brugnaro a Venezia e il collega Francesco Rucco a Vicenza.

L’elezione

La designazio­ne del successore di Bui dovrebbe avvenire entro la metà di ottobre

I rumors

Il nome di Giordani, circola già tra i partiti ma lui ha già detto non essere interessat­o

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La percentual­e Nella foto, Sergio Giordani dopo aver votato: è stato confermato sindaco con il 58,44 %

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