Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Giordani proclamato sindaco tutto pronto per la giunta E si pensa a lui alla Provincia
Oggi la conferma della lista dei 32 candidati eletti in consiglio comunale
PADOVA A distanza di sette giorni dal trionfo di lunedì scorso, ieri mattina, da parte dell’ufficio elettorale del tribunale, Sergio Giordani è ufficialmente stato proclamato sindaco per altri cinque anni. Ma gli impegni, per il (vecchio e nuovo) primo inquilino di Palazzo Moroni, non sono proprio finiti qui. Anzi. Infatti, aspettando (sempre dal tribunale) la proclamazione finale dei 32 componenti del consiglio comunale, il sindaco dovrà comporre la giunta 2022-2027 (a meno d’imprevedibili rivoluzioni, già certa per sette nomi su nove) entro la fine di questa settimana per poi far sì che la prima seduta del nuovo parlamentino padovano avvenga entro il termine della prossima.
Il nome di Giordani, però, circola prepotentemente anche nelle prime chiacchierate tra i vertici dei vari partiti in vista dell’elezione del nuovo presidente della Provincia, in calendario (pur non essendoci ancora una data certa) verso la metà di ottobre. In proposito, come noto, dopo due mandati consecutivi sia da sindaco di Loreggia che, appunto, da numero uno di Palazzo Santo Stefano, il democratico Fabio Bui è decaduto da entrambi gli incarichi, lasciando la guida della Provincia nelle mani del vicepresidente vicario Vincenzo Gottardo (Udc).
Come detto, però, tra circa quattro mesi, sono in programma le elezioni, alle quali prenderanno parte (con il sistema del voto ponderato) primi cittadini e consiglieri di tutti i 102 Comuni del territorio euganeo (appositamente suddivisi in fasce in base alla loro popolosità). Peraltro, alla luce di una recente modifica della legge in questione, tali elezioni riguarderanno non solo il successore di Bui, ma anche i nuovi consiglieri provinciali, così da permettere agli uni e agli altri un mandato pieno di quattro anni. Tecnicismi a parte, però, l’intenzione dei vari schieramenti politici sarebbe quella di proseguire lungo il corso tracciato nel 2018, presentando un’unica lista bipartisan («La Provincia di Tutti») ed individuando un presidente (tra i 102 sindaci euganei) che garantisca unità e condivisione. E in questo senso, il più corteggiato sarebbe proprio Giordani, che però (chissà se per tattica o per davvero) avrebbe già declinato l’offerta.
Tanto che proprio in questi giorni, malgrado manchi ancora tanto tempo alle elezioni, si starebbero sondando altri sei profili, selezionati tra i primi cittadini il cui mandato non scadrà prima del 2026.
Quali? Tre sono di centrosinistra: Federico Barbierato, sindaco di Abano; Matteo Pajola, Este; e Riccardo Mortandello, Montegrotto. Gli altri tre, invece, sono di centrodestra: Filippo Giacinti, Albignasego; Luca Pierobon, Cittadella; e Marcello Bano, Noventa. Previsioni?
Molti sono pronti a scommettere che, alla fine, sarà sfida a due tra Barbierato e Bano, con quest’ultimo leggermente favorito se dovesse prevalere la logica che, dopo quattro anni di un presidente di centrosinistra, adesso toccherebbe ad uno di centrodestra.
Ragionamenti, quelli appena compiuti, che verrebbero subito azzerati qualora Giordani rivedesse la sua posizione e si dichiarasse disponibile a reggere contemporaneamente il timone sia di Palazzo Moroni che di Palazzo Santo Stefano, come ad esempio già fanno il sindaco Luigi Brugnaro a Venezia e il collega Francesco Rucco a Vicenza.
L’elezione
La designazione del successore di Bui dovrebbe avvenire entro la metà di ottobre
I rumors
Il nome di Giordani, circola già tra i partiti ma lui ha già detto non essere interessato