Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Appalti, due padovani verso il processo
Emergenza Covid in Campania, i fratelli Venturato indagati dalla procura di Napoli
PADOVA Nei giorni scorsi sono stati notificati 19 avvisi di conclusione indagini ad altrettante persone, tra le quali figurano gli imprenditori padovani Alberto ed Enrico Venturato, titolari della Med, che ha realizzato gli ospedali modulari destinati a Napoli, Salerno e Caserta. Per l’accusa, i due sarebbero entrati in possesso di informazioni riservate sulle gare da effettuare, con la complicità di un funzionario regionale e di un dirigente di una multinazionale.
PADOVA La procura di Napoli ha chiuso le indagini sulle presunte irregolarità nella gestione dell’emergenza Covid in Campania e sulla gara degli ospedali modulari di Napoli, Caserta e Salerno ordinati ad una azienda padovana, la Med.
Nei giorni scorsi sono stati notificati 19 avvisi di conclusione indagini ad altrettante persone, tra le quali figurano gli imprenditori padovani Alberto ed Enrico Venturato, titolari della Med. Nei prossimi 20 giorni gli indagati potranno decidere come difendersi dalle accuse che gli vengono mosse e chiedere di assere ascoltati in merito all’inchiesta. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Il 17 marzo 2020 la Soresa (la società regionale che si occupa di appalti sanitari, ndr) indice la gara per i moduli con termine di presentazione delle offerte fissato alle 19 del giorno successivo. Il bando viene aggiudicato alla padovana Med dei fratelli Alberto ed Enrico Venturato. Ed è proprio sulla gara e su quello che è accaduto prima che si concentra l’attenzione dei pm partenopei Antonello Ardituro, Simone De Roxas, Maria Di Mauro ed
Henry John Woodcock. I finanzieri ai quali sono delegate le indagini acquisiscono materiale corposo che allegano alle loro informative. L’indagine nel suo complesso viene suddivisa in tre filoni: quello che vede coinvolti i due padovani. Per l’accusa, in buona sostanza, i due sarebbero entrati in possesso di informazioni riservate sulle gare da effettuare, con la complicità di un funzionario regionale e di un dirigente-responsabile per il Sud Italia della multinazionale Siram (a sua volta indagato, dei lavori di impiantistica legati all’installazione dei moduli, ndr).
Ad anticipare le informazioni riservate, via whatsapp e telefono, ai Venturato sarebbe stata, come detto, una dirigente dell’ufficio di gabinetto della Giunta regionale della Campania e componente dell’unità di Crisi anti-covid. La Procura mette sotto accusa anche la capienza dei moduli: la struttura realizzata davanti all’ospedale del Mare del capoluogo dovrebbe ospitare 74 posti letto, 24 ciascuno a Caserta e Salerno. I consulenti nominati dalla procura, invece, ritengono che i prefabbricati siano idonei «a ospitare in condizioni operative circa la metà dei posti previsti». Il terzo e ultimo filone riguarda una fornitura di mascherine per bambini. Le principali ipotesi di reato sono turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture.
L’accusa
Per i pm partenopei avrebbero ricevuto informazioni riservate prima della gara