Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Residenti stranieri triplicati in venti anni
Negli ultimi vent’anni, mentre la popolazione cittadina è rimasta invariata (dalle 209.290 persone del 2001 alle 208.702 del 2021, meno 2%), i residenti stranieri sono più che triplicati (da 10.117 a 34.545, più 241,4%). Un aumento che ha comportato anche una vistosa crescita dell’incidenza degli immigrati sugli abitanti totali, passata dallo 0,4% al 16,5%: un “peso” che, com’è facile immaginare, si è fatto particolarmente sentire nel Quartiere 2Nord (rioni Arcella, San Carlo e Pontevigodarzere), dal 6% del 2001 al 29% dell’anno scorso. A scattare tale fotografia, utile per comprendere come quello euganeo stia sempre più diventando un capoluogo multietnico, è un report diffuso da Palazzo Moroni, che certifica appunto come in città siano rappresentate ben 141 cittadinanze straniere: in proposito, le dieci comunità più numerose sono quelle rumena (9.273 unità), moldava (3.498), cinese (2.852), nigeriana (2.395), marocchina (1.786), filippina (1.773), bangladese (1.508), albanese (1.325), cingalese (981) ed ucraina (810). Comunità, quelle appena elencate, che vivono soprattutto nel già citato Quartiere 2-Nord (33,6%) e poi, a parecchia distanza, nel Quartiere 3-Est (Ponte di Brenta, Forcellini e Camin, 17,5%), nel Quartiere 4-Sud-est (Santa Croce, Sant’osvaldo, Bassanello e Voltabarozzo, 15,8%), nel Quartiere 6Ovest (Brusegana e Chiesanuova, 15%), nel Quartiere 1-Centro (9,9%) e nel Quartiere 5-Sud-ovest (Armistizio e Savonarola, 8,2%). Dopodiché, scorrendo il report, emerge che gli stranieri di seconda generazione (ossia nati in Italia da genitori immigrati) ammontano complessivamente a 5.747 unità: soltanto il 5,5%, però, è maggiorenne, mentre la fascia d’età più popolosa (62%) è quella che va dai 5 ai 17 anni. Infine, non va sottolineato il fatto che, solo nell’ultimo triennio, coloro che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono stati ben 2.362, specialmente rumeni (361), moldavi (350), marocchini (290) e nigeriani (260).