Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Gottardo in consiglio: «Busitalia rispetti il contratto»
«Ci impegneremo, con sempre maggior determinazione, per far sì che Busitalia Veneto rispetti tutti gli elementi del nuovo contratto di servizio avviato a settembre dell’anno scorso e destinato a durare fino all’estate del 2030». A prometterlo, l’altro giorno in consiglio provinciale, è stato il vicepresidente vicario di Palazzo Santo Stefano, Vincenzo Gottardo (Udc) che, dopo la decadenza di Fabio Bui (Pd), resterà al timone fino al prossimo ottobre, quando sindaci e consiglieri dei 102 Comuni del territorio euganeo saranno chiamati alle urne per eleggere sia il nuovo presidente che il nuovo parlamentino provinciale. L’intenzione di Gottardo, quindi, è quella di incrementare l’attività di controllo nei confronti della compagine di via del Pescarotto (partecipata all’80% dalle Ferrovie dello Stato e al 20% dal Comune di Padova), che appunto si occupa della gestione del trasporto pubblico locale. «Dovranno essere aumentate le corse giornaliere — ha insistito — sia a Padova che nella cintura urbana e dovrà essere fissata una tariffa unica per tutta l’area metropolitana. Inoltre, dovrà essere compreso nel servizio urbano anche il collegamento tra la città e il complesso universitario di Agripolis a Legnaro. E poi, sempre in base a quanto previsto dal contratto, dovranno essere sostituiti, entro la fine dell’anno prossimo, 195 autobus vecchi ed inquinanti, con l’immissione nel parco mezzi di 224 nuovi convogli, di cui 116 a metano, 93 elettrici e 15 a gasolio Euro 6». Dopodiché, Gottardo ha spiegato che, grazie ad un recente decreto del ministero della Pubblica Amministrazione, «anche le Province potranno procedere con nuove assunzioni: «Il fabbisogno di personale, soprattutto tecnico, è elevato». «Abbiamo urgenza di arruolare figure competenti e specializzate — ha proseguito — per gestire la prima tranche di interventi già finanziati dal Pnrr con oltre 30 milioni di euro». Infine, Gottardo ha concluso: «Tra 100 giorni, voglio consegnare al nuovo presidente un lavoro già ben avviato».