Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Stangata per le tangenti
Processo sull’impianto fotovoltaico a Bagnolo di Po, condanne totali per quasi 10 anni. All’ex dirigente di «Asm Set» Masiero 4 e mezzo
Quasi dieci anni di condanna complessivi per le tangenti e la conseguente evasione fiscale che sarebbero girate attorno all’impianto fotovoltaico di Bagnolo di Po denominato «Piarda solare». A realizzarlo, per 570.000 euro, nel 2009 fu «Asm Set», la società posseduta al 51 per cento dalla municipalizzata del Comune di Rovigo «Asm Spa».
La condanna più alta ieri dal collegio presieduto da Angelo Risi è stata di 4 anni e mezzo di reclusione per l’ex direttore tecnico di «Asm Set», Nicola Masiero, 59enne rodigino ora residente in Trentino.
Facendo leva sul suo incarico in «Asm Set», Masiero avrebbe indotto alcuni imprenditori coinvolti nel progetto del fotovoltaico a dargli tangenti pari al 15, talvolta 20 per cento, dell’importo dei lavori. Da qui l’accusa di concussione e induzione indebita a dare e promettere utilità.
Il manager, per permettere l’evasione delle imposte sui redditi e dell’iva a questi imprenditori, avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti. Masiero avrebbe emesso queste fatture in concorso con la moglie Elena Grandi, 52enne ex presidente dell’«ascom» polesana da marzo 2013 ad aprile 2016. Fatture per quasi 450.000 euro tra il febbraio 2011 e il settembre 2013, utilizzando una società della consorte. L’ex presidente «Ascom», all’epoca titolare di
Un anno e otto mesi per Elena Grandi, ex presidente polesano dell’ascom
un negozio di abbigliamento e socia al 25 per cento di «Elektra» che poi realizzò in subappalto l’impianto, si sarebbe avvalsa — assieme al marito — delle fatture inesistenti per indicare passività fittizie nella propria società per complessivi 285.000 euro negli anni di imposta 2011, 2012 e 2013.
Per questi reati fiscali la Grandi condannata a 1 anno e 8 mesi di reclusione come l’imprenditore lendinarese Andrea Sterza, 56enne amministratore delle «Esseimpianti». Due anni di reclusione invece per Thomas Carraro, rodigino
Assolto un bresciano, pena sospesa a Sterza di Lendinara e al rodigino Carraro
44enne ed ex amministratore della «Elektra» che realizzò in subappalto l’impianto. Per i tre la pena è sospesa. Assolto invece l’imprenditore bresciano Michele Torri.
L’inchiesta partì dopo l’appalto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 100 kilowatt a Bagnolo di Po denominato «Piarda solare», commissionato e realizzato dall’amministrazione comunale altopolesana per poi vendere energia rinnovabile all’enel. Alla gara indetta dal Comune aveva partecipato solo «Asm Set», col subappalto dell’impianto a «Elektra». A presentare un esposto in Procura su quanto avveniva fu un ex socio di «Elektra». «Asm Set» non era costituita parte civile nel processo.