Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Maxischermi a led e nuove mostre: il Battistero rinasce in chiave moderna
Un nuovo nome, ma non solo: si chiamerà «Domus Opera» il complesso vescovile di piazza Duomo che comprende la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Battistero, il Museo Diocesano e il palazzo in cui risiede monsignor Claudio Cipolla. Una scelta ben precisa, legata al nuovo progetto di valorizzazione e promozione del patrimonio artistico che la Diocesi ha voluto e realizzato in partnership con l’impresa culturale Kalatà di Mondovì (Cuneo).
Dal 27 giugno al 7 luglio il Museo e il Battistero resteranno chiusi al pubblico per allestire un percorso innovativo di fruizione degli affreschi di Giusto de’ Menabuoi, inseriti di diritto nel «pacchetto» che ha permesso a «Padova Urbs picta» di diventare patrimonio Unesco.
Si tratterà di un cambiamento drastico, a partire dall’ingresso: per accedere al Battistero, infatti, non si entrerà più da piazza Duomo bensì dall’interno della Basilica Cattedrale attraverso la Sala del Capitolo, che grazie a un avveniristico allestimento multimediale consentirà ai visitatori di vivere una vera e propria esperienza immersiva preparandoli così alle meraviglie del Battistero, attualmente interessato da un massiccio restauro conservativo.
Gli affreschi di Giusto de’ Menabuoi, recentemente tornati all’antico splendore ora verranno ulteriormente valorizzati grazie a un sistema di illuminazione a led realizzato da Iguzzini solo e unicamente per il Battistero, con tanto di luci sincronizzate con le visite guidate per una corretta lettura del ciclo pittorico. Verranno inoltre riposizionati i dossali lignei - a loro volta ristrutturati -e con l’occasione si procederà al risanamento dei vani ipogei.
Un progetto dal costo di poco più di un milione di euro (a cui se ne aggiungeranno altri 200mila per le indagini archeologiche che verranno effettuate in piazza Duomo) e che garantirà un approccio multidisciplinare per apprezzare al meglio le bellezze del cuore palpitante del cristianesimo patavino.