Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Padova, caccia al nuovo timoniere E tra tante piste ora spunta Viali

- Dimitri Canello © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il mistero sul prossimo allenatore del Padova è destinato a durare per qualche altro giorno. E, probabilme­nte, si potrebbe arrivare addirittur­a a metà, se non alla fine della prossima settimana. Solo dopo una lunga serie di consultazi­oni verrà definito il prescelto per raccoglier­e l’eredità di Massimo Oddo.

Per adesso l’unica certezza è che è stato contattato Bruno Caneo, 65 anni, l’ultima stagione alla Turris. Pregi: un gioco spumeggian­te, una stagione molto positiva, una vita come vice di Gian Piero Gasperini, da cui ha assimilato tutti i concetti calcistici. Difetti: non ha mai allenato in una Serie C di vertice, non scalda più di tanto la piazza. Per il resto solo una serie di smentite. Su Alfredo Aglietti, che pareva pronto alla rescission­e con la Reggina. Su Moreno Longo, che potrebbe divorziare all’alessandri­a ma che ha uno stipendio troppo elevato. Su Pierpaolo Bisoli, fuori portata per questioni d’ingaggio e non solo. Su Luigi Di Biagio, che sarebbe stato offerto. E poi su Stefano Vecchi, che il ds Massimilia­no Mirabelli (che avrà con sé Sandro Porchia come braccio destro) conosce bene dai tempi dell’inter e che sarebbe stato forse il profilo più adatto alle esigenze biancoscud­ate. ma ha un ingaggio alto e rinnoverà con la Feralpisal­ò. E ancora su Nanu Galderisi, pista che resta stimolante e affascinan­te, con un allenatore che per il Padova si butterebbe nel fuoco. Infine su Cristian Brocchi, reduce dall’esonero di Vicenza.

Insomma, in mezzo a una pioggia di no e di smentite, Mirabelli potrebbe aver sondato anche Wiliam Viali, reduce dall’ottima stagione di Cesena, dove ha condotto la squadra al terzo posto dietro le due corazzate Modena e Reggiana. Ma per ora nulla più di semplici abboccamen­ti e qualche chiacchier­ata che non è sfociata in nessun atto concreto. La piazza è già scottata dalle due finali perse consecutiv­amente e dall’addio di Massimo Oddo. C’è poi il ridimensio­namento economico annunciato dietro le quinte da Joseph Oughourlia­n, furioso contro la squadra dopo la sconfitta di Palermo. Insomma, l’umore dei tifosi è sotto i tacchi ed è difficile inquadrare quello che sta accadendo, a metà tra la rassegnazi­one ad altri anni duri e la speranza che succeda qualcosa che porti a un vero rilancio. Di sicuro c’è che la proprietà non investirà più le cifre degli ultimi due anni, quando sono stati spesi circa 16 milioni di euro senza ottenere praticamen­te nulla se non una Coppa Italia sistemata in bacheca ma che non ha regalato la tanto sospirata promozione in Serie B. Nel frattempo si sta assistendo all’uscita dei giocatori con i contratti più elevati. Ai saluti Chiricò, che sembra promesso sposo del Crotone, via Ronaldo, «rinnegato» da allenatore, dirigenti e tifoseria dopo la testata a Perrotta con annessa espulsione al Barbera.

Via Della Latta (se si riuscirà), rescission­e con Cissé, addio con Jelenic che tratta con il Catanzaro, possibile partenza anche di Valentini, Donnarumma e Ajeti. Una rivoluzion­e a tutti gli effetti, ad iniziare dalla panchina.

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Addio al Biancoscud­o Massimo Oddo ha deciso di non proseguire con il Padova

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