Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padova, caccia al nuovo timoniere E tra tante piste ora spunta Viali
Il mistero sul prossimo allenatore del Padova è destinato a durare per qualche altro giorno. E, probabilmente, si potrebbe arrivare addirittura a metà, se non alla fine della prossima settimana. Solo dopo una lunga serie di consultazioni verrà definito il prescelto per raccogliere l’eredità di Massimo Oddo.
Per adesso l’unica certezza è che è stato contattato Bruno Caneo, 65 anni, l’ultima stagione alla Turris. Pregi: un gioco spumeggiante, una stagione molto positiva, una vita come vice di Gian Piero Gasperini, da cui ha assimilato tutti i concetti calcistici. Difetti: non ha mai allenato in una Serie C di vertice, non scalda più di tanto la piazza. Per il resto solo una serie di smentite. Su Alfredo Aglietti, che pareva pronto alla rescissione con la Reggina. Su Moreno Longo, che potrebbe divorziare all’alessandria ma che ha uno stipendio troppo elevato. Su Pierpaolo Bisoli, fuori portata per questioni d’ingaggio e non solo. Su Luigi Di Biagio, che sarebbe stato offerto. E poi su Stefano Vecchi, che il ds Massimiliano Mirabelli (che avrà con sé Sandro Porchia come braccio destro) conosce bene dai tempi dell’inter e che sarebbe stato forse il profilo più adatto alle esigenze biancoscudate. ma ha un ingaggio alto e rinnoverà con la Feralpisalò. E ancora su Nanu Galderisi, pista che resta stimolante e affascinante, con un allenatore che per il Padova si butterebbe nel fuoco. Infine su Cristian Brocchi, reduce dall’esonero di Vicenza.
Insomma, in mezzo a una pioggia di no e di smentite, Mirabelli potrebbe aver sondato anche Wiliam Viali, reduce dall’ottima stagione di Cesena, dove ha condotto la squadra al terzo posto dietro le due corazzate Modena e Reggiana. Ma per ora nulla più di semplici abboccamenti e qualche chiacchierata che non è sfociata in nessun atto concreto. La piazza è già scottata dalle due finali perse consecutivamente e dall’addio di Massimo Oddo. C’è poi il ridimensionamento economico annunciato dietro le quinte da Joseph Oughourlian, furioso contro la squadra dopo la sconfitta di Palermo. Insomma, l’umore dei tifosi è sotto i tacchi ed è difficile inquadrare quello che sta accadendo, a metà tra la rassegnazione ad altri anni duri e la speranza che succeda qualcosa che porti a un vero rilancio. Di sicuro c’è che la proprietà non investirà più le cifre degli ultimi due anni, quando sono stati spesi circa 16 milioni di euro senza ottenere praticamente nulla se non una Coppa Italia sistemata in bacheca ma che non ha regalato la tanto sospirata promozione in Serie B. Nel frattempo si sta assistendo all’uscita dei giocatori con i contratti più elevati. Ai saluti Chiricò, che sembra promesso sposo del Crotone, via Ronaldo, «rinnegato» da allenatore, dirigenti e tifoseria dopo la testata a Perrotta con annessa espulsione al Barbera.
Via Della Latta (se si riuscirà), rescissione con Cissé, addio con Jelenic che tratta con il Catanzaro, possibile partenza anche di Valentini, Donnarumma e Ajeti. Una rivoluzione a tutti gli effetti, ad iniziare dalla panchina.