Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Calcio, una stagione da resettare Pillon: «Niente allarmi, sono cicli»
Giuseppe Pillon, il calcio veneto ha vissuto un anno non proprio esaltante. Lei che idea si è fatto?
«Il calcio è fatto di cicli. Nella stagione appena trascorsa si sono create una serie di situazioni negative. Il Vicenza è retrocesso, il Padova ha fallito ancora l’accesso alla Serie B, il Cittadella pur facendo una buona stagione non è andato ai playoff. Il Venezia, poi, è retrocesso».
Il Verona è l’unica luce... «Ha fatto una stagione eccellente e Tudor ha fatto un ottimo lavoro. Da anni sta stupendo l’italia con campionati di livello altissimo. Adesso si trova a un bivio importante: ha cambiato il direttore sportivo e l’addio di Tony D’amico rappresenta una svolta per loro epocale. E poi ha cambiato anche allenatore».
Cioffi farà bene?
«E’ entrato in corsa a Udine e ha ottenuto risultati davvero buoni. Ora ha un compito diverso, partire dall’inizio non è la stessa cosa».
Perché il Venezia è retrocesso, secondo lei?
«Perché ha preso troppi stranieri e il troppo non va mai bene. Un conto è inserirne quattro o cinque in un contesto rodato, un altro è prendere tutti giocatori alla prima esperienza in Serie A. Rischi di pagare un prezzo altissimo e questo è accaduto».
Come giudica i movimenti per la Serie B?
«Mi sembra che la scelta di Javorcic abbia il suo perché. È un bravo allenatore, ha ottenuto una promozione incredibile. Poi è chiaro che sarà diverso in B, sarà una Serie A2, con tante squadre blasonate come Cagliari e Genoa, senza dimenticare il Bari e il Modena, più il Pisa, il Brescia e tante altre».
Il Cittadella senza i playoff: quasi una sorpresa...
«E’ vero, ci si aspetta sempre tanto dal Cittadella, si arriva a un punto in cui sembra quasi normale arrivare a certe vette. Ricordo che ha il budget più basso della B e nonostante questo non ha mai neppure rischiato di retrocedere. Il lavoro di Marchetti lascia il segno in positivo».
Che ne pensa degli acquisti di Embalo e Asencio?
«Asencio lo conosco bene, l’ho avuto a Cosenza e penso sia un signor giocatore. Ha avuto tanti infortuni ed è stato frenato solo da quelli. Secondo me Cittadella può essere la piazza giusta per rilanciarsi a buoni livelli».
Il Vicenza è appena retrocesso e la riammissione in B sembra ormai sfumata. Che cosa ne pensa?
«E’ stato un vero peccato, perché ha una proprietà di grandissimo livello e un pubblico straordinario. Se ripartirà, come pare, dalla C, dovrà fare tesoro degli errori commessi. Penso che proverà a risalire, le idee mi paiono quelle, anche perché in C non conviene a nessuno».
La situazione più delicata è quella del Padova?
«Io penso di sì, perché perdere due finali di fila, sportivamente parlando, è una tragedia. Conosco la piazza, non sarà facile ripartire sia dal punto di vista ambientale che tecnico. Il ridimensionamento? Può non essere un problema, a volte i campionati si vincono spendendo molto meno, lo dimostra l’esempio del Südtirol».
Dimitri Canello