Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Che Mondiale, Ceccon da urlo

Sfiorato il bronzo sui 50 dorso e oro nella 4x100 mista: tre medaglie del vicentino

- Matteo Sorio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Chiedi a Novella Calligaris del mondiale di Thomas Ceccon con tre medaglie, e lei risponde senza esitazioni: «Straordina­rio, perché straordina­rio è vincere un oro col record del mondo».

Parliamo di quel 51’’60 nei 100 dorso che lega Ceccon alla padovana, la prima veneta a firmare un primato mondiale in vasca olimpica: era il 1973, a Belgrado, trent’anni prima di Federica Pellegrini. Classe 2001, vicentino di Schio trapiantat­o a Verona dove si allena dal 2017, Ceccon lascia Budapest con la valigia stracolma. L’oro nei 100 dorso con record, l’oro nella 4x100 misti (ieri, primo in frazione), il bronzo sfiorato, assegnato e poi perso nei 50 dorso (sempre ieri, quarto posto trasformat­o in podio dalla squalifica di Ress, poi riammesso) e il bronzo nella 4x100 stile libero. È logico definire Budapest come «il mondiale di Ceccon», come fa Roberto Cognonato, presidente di Federnuoto Veneto. Ma è anche logico, come rimarca Calligaris, ricordare che «Ceccon non lo scopriamo oggi. Il suo grande talento è emerso a Tokyo. Ora deve lavorare tranquillo». Sul lavoro di Ceccon, doppio tesseramen­to tra Leosport e Fiamme Oro, c’è il timbro del suo allenatore, vicentino anche lui, Alberto Burlina. Si conoscono dai tempi di Creazzo, prima del trasloco al Centro Federale di Verona. per Calligaris,

Ceccon nuota «molto leggero, armonico, è importante nel dorso. Potrebbe fare anche i misti, ma è giusto che conservi le certezze».

Di certezze, fin qui, ce ne sono anche circa il Ceccon extra-vasca. «È un ragazzo senza grilli nella testa», riflette Calligaris prima di aggiungere: «Mi fa anche piacere che nasca dal vivaio di Schio, dove mio fratello Mauro ha lasciato un seme molto importante: credo che da lassù stia festeggian­do pure lui i risultati di Thomas». Pesiamo il curriculum, allora. Otto le medaglie che contano. L’argento con la 4x100 stile e il bronzo con la mista ai Giochi di Tokyo. Poi gli acuti individual­i: in vasca corta agli Europei, argento e bronzo, e ai Mondiali, sempre in vasca corta, bronzo nei 100 misti. Quindi Budapest. Che per Cognonato, peraltro direttore del Centro Federale, segna «l’inizio di un Ceccon adulto. Finora si era espresso ad altissimi livelli stando un po’ in sordina. Adesso esce fuori per quello che davvero vale». Vale tanto, Ceccon, prodotto di quel nuoto veneto che conta oltre cento società affiliate, più di 11mila atleti e 2.600 tecnici. Vale tanto Thomas e ha la testa sulle spalle. «Il bronzo? Sì, bene, ma al tocco ero quarto...» ricorda subito dopo la gara dei 50 dorso. E poi la gioia per la staffetta: «Una giornata memorabile, questo oro l’abbiamo voluto e ce lo siamo meritato».

Domanda: trattasi di un atleta che può raccoglier­e il testimone della Pellegrini, anche solo nell’immaginari­o del nuoto veneto? Se per Cognonato «ci sono le potenziali­tà agonistich­e, mentre per temperamen­to Thomas è uno schivo», Calligaris suggerisce: «Non mettiamogl­i etichette. Lasciamo che Ceccon si goda questo momento».

Novella Calligaris Thomas? Talento pazzesco, si era visto già a Tokyo. E ora lavori con serenità

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Ceccon «Una giornata memorabile per il nuoto italiano, questo oro l’abbiamo voluto e ce lo siamo meritato»
Staffetta d’oro Thomas Ceccon festeggia lo storico oro mondiale nella 4x100 mista insieme ai compagni Ceccon «Una giornata memorabile per il nuoto italiano, questo oro l’abbiamo voluto e ce lo siamo meritato»

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