Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Padova, budget tagliato del 20%» E in panchina si riparte con Caneo
Bianchi ha convinto Oughourlian a non mollare: «La squadra sarà di livello». E Boscolo lascia la presidenza
Un pugno nello stomaco, per i tifosi biancoscudati. Ma non si potrà mai dire che alla proprietà e alla dirigenza del Padova manchi la chiarezza. In un’affollata conferenza stampa, ieri mattina all’euganeo, una serie di importanti novità ha raggiunto gli appassionati che aspettavano chiarezza dopo la mancata promozione in B e la finale persa con il Palermo.
La prima è che Daniele Boscolo Meneguolo non sarà il più presidente biancoscudato. Una decisione in qualche modo attesa, che era stata presa già all’inizio del percorso iniziato dall’imprenditore originario di Chioggia. E che, probabilmente, è stata determnata anche dalla mancata promozione in Serie B. E poi ancora: ci sarà un ridimensionamento del budget stanziato per la prossima stagione. Pur in assenza di conferme ufficiali, infine, Bruno Caneo diventerà a strettissimo giro di posta il nuovo allenatore del Padova. Prima di tutto Boscolo Meneguolo: «Ho chiesto a Oughourlian — ha detto l’ormai ex numero due biancoscudato — di terminare il mio percorso alla presidenza del club. Rimarrò un tifoso di questi colori». La presidenza verrà assunta ad interim da
Alessandra Bianchi. Poi il budget: «Al termine di questo triennio, purtroppo non abbiamo raggiunto l’obiettivo della promozione. Ci sono stati buoni risultati del settore giovanile. Ci siamo presi un po’ di tempo, ma Oughourlian ha deciso di andare avanti mantenendo l’impegno. Avremo un approccio diverso, una programmazione annuale, misureremo le risorse anno su anno. Ci sarà un leggero ritocco di budget, ma la società rimarrà a livelli alti. La linea andrà in direzione di un riasbudget setto, non ci deve essere un’eccessiva dipendenza dai conti dell’azionista. L’anno sarà di transizione».
E ancora, fra quello che è stato detto ufficialmente: «Non riesco e non posso accettare quello che ho visto in finale — ha detto il ds Massimiliano Mirabelli — non si perde in quel modo e mi vergogno per quello che ho visto a Palermo. Ci saranno tre o quattro squadre sulla carta davanti a noi, dovremo fare di necessità virtù perché ci sarà un ridimensionamento del del 20% e abbiamo una serie di contratti pesanti che di fatto rendono molto limitato il margine di manovra. Il nuovo allenatore è un nome che avete scritto, firmerà domani, giovedì lo presenteremo». Il prescelto sarà Bruno Caneo, ex vice di Gian Piero Gasperini e nell’ultima stagione alla Turris. Nel mirino alcuni suoi fedelissimi: Zampa, Leonetti, Tascone e Manzi, ma anche De Marchi (Pescara). Nessuno lo dice, ma il patron Joseph Oughourlian avrebbe voluto mollare dopo
Palermo ed è stato convinto a rimanere da Alessandra Bianchi. Ma se ci dovesse essere un acquirente solido (Alessandro Banzato resta un papabile), la società potrebbe anche essere venduta nei prossimi mesi. Nel frattempo la squadra tornerà in pista, quasi smantellata dopo l’ultima delusione e, di sicuro, con un’inedita veste: quella di outsider di lusso, non più la superfavorita del girone. Potrebbe essere un bene.