Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il mare si «mangia» le spiagge «In 24 ore la pioggia di 4 mesi»
Irraggiungibili i lidi di Porto Tolle, Boccasette e Barricata. Case allagate
Maltempo, ancora danni tra Alto e Basso Polesine. Lambito di nuovo dai danni della pioggia intensa caduta ieri il Comune di Badia Polesine, dove si sono allagate diverse abitazioni. E’ allerta gialla fino a oggi pomeriggio. Ieri toccato dal forte vento anche il Delta del Po, in particolare le spiagge di Porto Tolle, Barricata e Boccasette, irraggiungibili e divorate da una forte mareggiata che si è abbattuta già da lunedì notte lungo il tratto al confine con la Sacca di Scardovari. Entrambi i sindaci hanno attivato il Centro operativo comunale (Coc) nelle rispettive località, data l’allerta meteo attivata dalla Regione: livello giallo per rischio idraulico e idrogeologico nella zona tra Rovigo e Verona bagnata da Po, Fissero, Tartaro, Canal Bianco e Basso Adige, fino alle 14 di oggi.
«Non abbiamo fatto in tempo a quantificare i danni provocati dal maltempo la scorsa settimana che si sono presentate nuove criticità — dichiara Giovanni Rossi, primo cittadino di Badia Polesine —. La Protezione civile è al lavoro per svuotare garage e scantinati di diverse abitazioni. La situazione non è preoccupante come quella di giovedì scorso, ma non ci voleva». Pochi giorni fa le strade principali di Villa Fora, frazione di Badia, furono completamente sommerse dall’acqua e chiuse, così come la controstrada della Transpolesana in Zona Crocetta, sempre a Badia. In un giorno è caduta la quantità di pioggia di quattro mesi. E ieri i problemi sono ritornati a causa della pioggia intensa. A Porto Tolle il sindaco Roberto Pizzoli, rieletto lunedì per il secondo mandato, ha dovuto fronteggiare una nuova emergenza meteo a causa del forte vento che ha provocato mareggiate burrascoso che hanno divorato le spiagge del suo Comune, Boccasette, e di Barricata. «In particolare quella di Barricata — spiega Pizzoli — l’alta marea impedisce il passaggio sul ponte di barche che collega la strada arginale alla caratteristica spiaggia dell’estremo Delta. La spiaggia è stata erosa dal mare in tempesta e finché il vento non si placa non è possibile effettuare una conta dei danni». Il mare è arrivato a inghiottire le decine di piedistalli degli ombrelloni installati per l’estate, di fatto partita in sordina alla luce del meteo instabile.
«Occorre aspettare e sperare che i danni siano limitati — aggiunge Pizzoli —. Un maggio così brutto non lo ricordo da tempo. L’anno scorso eravamo già partiti con la bella stagione e l’attività nelle spiagge. Oggi, nonostante la soddisfazione per la conferma della bandiera blu, il bel tempo tarda ad arrivare. Non sono stati rilevati invece, per fortuna, danni alle cavane e alle strutture per la pesca in Sacca a Scardovari». A novembre 2019 «l’acqua grande», un’ondata di maltempo per la quale fu chiesto alla Regione lo stato di calamità naturale anche dal Comune di Porto Tolle, colpì le coste del Veneto e mise in ginocchio il Consorzio dei vongolari della Sacca degli Scardovari. All’epoca 50 su 68 totali cavane, le casette dei pescatori, furono brutalmente distrutte dal vento e dall’acqua in una notte di tempesta.