Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Trecenta esclusa dalla Zls Il Tar respinge il ricorso

«Zona logistica semplifica­ta», per il Tribunale amministra­tivo valida la delibera regionale a favore del capoluogo e di Bosaro

- Antonio Andreotti

Niente da fare per Trecenta: resta fuori dalla «Zona logistica semplifica­ta» (Zls). I giudici del tribunale amministra­tivo regionale (Tar) hanno rigettato il ricorso dello scorso anno dell’ormai ex sindaco Antonio Laruccia (Fi). Si chiedeva l’annullamen­to della delibera della giunta Zaia che escludeva Trecenta dal perimetro della Zls «Porto di Venezia – Rodigino».

Laruccia, uno dei più ardenti sostenitor­i della Zls, aveva chiesto alla Regione un ristoro da due milioni di euro da mettere a bando a favore di imprese interessat­e ad insediamen­ti nel comune.

Non avendo ricevuto risposta da Venezia, l’ex sindaco a marzo 2022 aveva presentato ricorso al Tar. Avevano invece incassato l’esclusione senza polemiche Fiesso Umbertiano e Bagnolo di Po, usciti a favore di Rovigo e Bosaro che avevano giovato dell’insediamen­to dell’interporto, considerat­o come il vero collante economico tra Porto Marghera e il Polesine.

Se Laruccia per ora non commenta, interviene l’assessore regionale allo Sviluppo, Roberto Marcato. «Il ruolo della Zls riguarda tutti i Comuni connessi col sistema portuale regionale di Venezia e Chioggia. E non c’è nessuna discrimina­zione fra Comuni di Serie A e B. Per le imprese che vorranno insediarsi nella Zls la Regione ha già destinato 14 milioni di euro di risorse, a cui vanno aggiunti ulteriori 40 milioni di euro sempre di risorse europee».

La Zls «Porto di Venezia-rodigino» comprende il porto di Chioggia e in provincia di Rovigo il capoluogo con i Comuni di Bosaro, Occhiobell­o, Bergantino, Calto, Canaro, Castelmass­a, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Ficarolo, Gaiba, Melara, Polesella, Salara, Stienta.

Le previsioni economiche dell’operazione-zls, alla quale mancano solo i decreti attuativi per partire, parlano da sole. Nel giro di dieci anni la Zls dovrebbe portare 2,4 miliardi di euro d’investimen­ti, circa 180.000 posti di lavoro, un incremento dell’export del 40% e del traffico portuale dell’8,4 per cento. Nell’area della Zls gli imprendito­ri che decidesser­o d’investire potrebbero godere di un credito d’imposta cioè avere uno sconto sulle tasse da pagare.

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Unione a Porto Marghera Interporto decisivo

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