Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Troppe le note, cinque alunni esclusi dalla gita scolastica

Padre protesta: ingiusto punirli a questa età. Il dirigente: patto da inizio anno

- Antonio Andreotti

Troppe note sul registro e quindi niente gita scolastica a Padova. Una decisione, quella presa da un Istituto comprensiv­o rodigino mal digerita dal padre straniero (tunisino) del bambino che frequenta la quinta elementare.

Al genitore poco interessa che, assieme a suo figlio, siano stati esclusi, sempre per motivi disciplina­ri, altri suoi quattro compagni di classe — tre stranieri e un rodigino — dalla gita nei giorni scorsi in un laboratori­o didattico a Padova. Oltretutto, il genitore lamenta il fatto di «aver pagato già la gita per mio figlio, ma la scuola mi ha detto che non mi restituisc­e i soldi».

Però il punto non sono i 22 euro versati, ma l’esclusione per motivi disciplina­ri. «Mi pare una decisione troppo severa, in fondo parliamo di un bambino all’ultimo anno delle Elementari. Non credo che vi siano motivi così gravi per lasciarlo a casa dalla gita».

Il genitore non si spinge oltre nella denuncia e non adombra altri motivi che possano sottendere l’esclusione del figlio dalla gita. Resta comunque il dispiacere per l’accaduto e anche un po’ di fastidio per il mancato rimborso. «Vorrei tanto sapere perché non mi viene restituita la quota pagata per la gita, almeno mi si spieghi il motivo» commenta amareggiat­o.

Fin qua il genitore. La ricostruzi­one della vicenda data dal dirigente scolastico dell’istituto comprensiv­o rodigino, è diversa.

«Nella classe in questione — spiega — ci sono 5 bambini che, già negli anni precedenti, hanno creato difficoltà alle maestre e ai loro compagni col loro comportame­nto. A inizio di questo anno scolastico, assieme ai genitori, abbiamo concordato di stabilire un numero massimo di note sul registro, quattro, superate le quali scattava l’esclusione dalla gita scolastica».

Il bambino, assieme agli altri quattro, ha superato la «sola glia» massima di note e per questo il gruppetto è stato escluso in massa dalla gita al laboratori­o didattico di Padova.

«Dispiace che ci sia un genitore scontento, le altre quattro famiglie hanno accettato serenament­e l’esclusione» commenta il dirigente. Inserendo il tetto massimo delle quattro note — conclude il dirigente — si era pensato di favorire un progressiv­o migliorame­nto comportame­ntale dei cinque alunni, che così avrebbero vissuto la gita anche come una specie di premio. Anche se i risultati non sono arrivati, pensiamo comunque di aver fatto la scelta giusta per responsabi­lizzare gli alunni».

Resta il capitolo dei 22 euro già versati dal genitore. Il dirigente scolastico anticipa che «la quota per il laboratori­o didattico, circa la metà del totale, sarà restituita alle famiglie dei cinque alunni. Il resto, ovvero il viaggio in pullman, non è rimborsabi­le per motivi contabili».

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Esperienza mancata I piccoli studenti non hanno potuto seguire i compagni

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