Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Cagliari favorito ma il Venezia se la gioca»

L’analisi del doppio ex Ventura: «Lapadula e Pohjanpalo, due grandi talenti da serie A»

- Dimitri Canello

Gian Piero Ventura, sabato c’è Cagliari – Venezia ai playoff è una sorpresa?

«Non la definirei tale, anche se le due squadre hanno avuto un percorso non lineare in relazione agli obiettivi che erano stati fissati a inizio stagione. Il Cagliari ha avuto difficoltà, ha cambiato allenatore, ma con l’arrivo di Ranieri si è ripresa quella posizione prioritari­a che si poteva immaginare all’inizio del campionato. Il Venezia era in zona retrocessi­one, lo è stato per quasi tutto l’anno, ma poi ha avuto uno scatto poderoso nella fase finale della regular season e ha conquistat­o i playoff con pieno merito».

Qual è la favorita, secondo lei, che le ha allenate tutte e due?

«La favorita è senza dubbio il Cagliari. Gioca in casa, ha i due risultati su tre al termine

dei 120 minuti di gioco, ha carte importanti­ssime da giocarsi, sia tecnicamen­te, che a livello ambientale. Non è facile per nessuno espugnare l’unipol Domus».

Il Venezia su cosa può pun

tare?

«Viene da un periodo di forma davvero eccellente sotto tanti punti di vista. Ha perso a Parma, ma prima aveva ottenuto una serie di vittorie e di risultati positivi che l’hanno portato a giocarsi la Serie A. Ha un collettivo organizzat­o, qualche buona individual­ità, può giocarsela fino in fondo. È sfavorita, ma qualche gettone da mettere ce l’ha di sicuro».

Sarà la sfida fra capocannon­iere della B (Lapadula) e vicecapoca­nnoniere (Pohjanpalo). Chi la spunterà?

«Sono due giocatori che hanno segnato tantissimo. Lapapadula ha superato quota 20 gol segnati, Pohjanpalo è subito dietro. Sono attaccanti che possono tranquilla­mente ambire al salto di categoria. Giocano bene, segnano gol di pregevolis­sima fattura e aiutano la squadra con un lavoro che va al di là del fatto di reggere il peso dell’attacco delle loro squadre».

Da cosa è stata originata la cavalcata del Venezia?

«Hanno fatto una cavalcata eccezional­e da gennaio in poi. Grande merito va a Vanoli, che ha cambiato un trend negativo che poteva essere catastrofi­co come accaduto a Benevento e Spal. E anche la società ha i suoi meriti, perché si è accorta di quello che non andava e vi ha posto rimedio in tempo, riuscendo a trovare le giuste soluzioni».

L’altro quarto di finale è Südtirol – Reggina. Come lo vede?

«Il Südtirol era quarto fino a una giornata dalla fine. Ha chiuso in frenata, ma ha fatto un campionato eccezional­e e non dimentichi­amo che dopo tre giornate era ultimo senza neppure un punto all’attivo. È una partita da tripla».

La sua personale favorita?

«Il Bari è in una posizione di oggettivo vantaggio dopo gli accoppiame­nti dei quarti e la griglia delle semifinali. In semifinale avrebbe il vantaggio del doppio risultato ed è arrivata bene a questi playoff. Anche il Parma sta molto bene, ma se devo dire la mia favorita allora dico il Bari».

Contesto rovente Sabato la sfida playoff all’unipol Domus: «Stadio difficilis­simo da espugnare»

Cosa resterà della serie B di questa stagione?

«Un gran bel campionato, avvincente, emozionant­e, ricco di colpi di scena e di verdetti sorprenden­ti. Guardate quanto ha speso il Benevento, eppure è retrocesso...».

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Veterano Gian Piero Ventura, oltre 25 anni da allenatore

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