Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Fonometri e movida, tensione alla Consulta 1
Tra momenti di tensione, chiarimenti necessari e nuovi dubbi sollevati. Perché la questione è scottante, e trovare una soluzione definitiva è difficile se non (quasi) impossibile: diventa quasi riduttivo definire infuocata la riunione della consulta del quartiere Centro tenutasi nella serata di ieri nella sala Cavalleggeri del parco Prandina, e in cui si è parlato delle varie sfaccettature della movida. Un confronto serrato durato quasi due ore e a cui hanno partecipato non solo un’ottantina di residenti, ma anche l’assessore all’ambiente Andrea Ragona, il quale ha dovuto parare colpo su colpo gli attacchi frontali sferrati da chi abita a ridosso dei luoghi in cui i giovani amano radunarsi. Il primo punto affrontato ha riguardato le ormai celebri colonnine fonometriche che la consulta voleva procurarsi investendo 10mila euro — tramite il bilancio di partecipazione — per misurare l’inquinamento acustico. Voleva perché ciò non è possibile: come ha spiegato l’assessore Ragona, infatti, ci sarebbe una legge regionale che vieterebbe espressamente l’acquisto di tali apparecchiature, e trattandosi di soldi dei cittadini potrebbe profilarsi anche il rischio di un danno erariale qualora vi fossero ricorsi alla Corte dei Conti. Non solo: i rilevamenti, per essere validi ai fini di eventuali provvedimenti, devono essere realizzati da tecnici Arpav, quindi ogni eventuale misurazione extra non potrebbe essere utilizzabile. Si può dunque parlare di no pressoché definitivo per i fonometri, ma ciò non basta per fermare i residenti, che rimangono sul piede di guerra: bastava ascoltare i loro rabbiosi interventi per capire che nel comparto piazze la misura è colma, e che urge trovare una soluzione che possa mediare il desiderio di divertimento dei ragazzi con il diritto al riposo di chi fatica, invece, a chiudere occhio causa schiamazzi.