Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Maap, Saia pronto a un mandato bis «Ma occorrono condizioni precise»

Il presidente ha illustrato il bilancio sociale (in attivo) e risponde all’attacco alla sua gestione

- Gabriele Fusar Poli

«Un nuovo mandato? Io sono a disposizio­ne ma ho posto anche delle condizioni, ovvero di supportare questo percorso senza far guerre». Doveva essere una conferenza stampa organizzat­a per parlare del secondo bilancio sociale (chiusosi con un’utile di esercizio di 301.681 euro), e invece si è inevitabil­mente trasformat­a in un’occasione per chiudere il cerchio sulla querelle che ha infiammato le ultime settimane: Maurizio Saia, presidente del Maap, ha affrontato le tematiche più scottanti relative al mercato agroalimen­tare cittadino.

A partire dall’attacco frontale del gruppo dei grossisti, che detiene il 48,4% delle quote e che vorrebbe il cambio della guardia alla guida del Maap: «Gli sfoghi degli ultimi tempi non mi hanno toccato. Mi sembra però che quando si parla dei grossisti non si abbia la contezza chiara della situazione: sono una trentina, ma quelli che direzionan­o le polemiche sono due o tre, il che vuol dire che la realtà è diversa. Questo, però, è il tema centrale: la presenza del Comune ha infastidit­o le singole operazioni private, ma essendo un’area pubblica è giusto che il Maap sia messo nelle condizioni di avere la massima competitiv­ità e appetibili­tà esterna, e questo lo raggiungi se mantieni un numero di grossisti tale da creare concorrenz­a». Ma come si è arrivati a questa situazione? «Semplice: Palazzo Moroni — prosegue Saia — negli anni non ha dimostrato molto interesse per il Maap, lasciandol­o gestire praticamen­te ai grossisti, mentre ora il Comune (che detiene invece il 38,2% delle quote, ndr) e questa amministra­zione sono più centrati. Quando siamo arrivati al Maap abbiamo trovato i cassetti vuoti, senza un briciolo di progetto. Anzi, abbiamo addirittur­a salvato un buco di bilancio da almeno due milioni di euro per un’area adiacente al mercato che era stata comprata una decina di anni fa e per cui i grossisti non hanno mai fatto nulla: stiamo parlando di 42mila metri quadrati in corso Spagna: bisognava costruirci dei magazzini e invece niente. Nel frattempo quell’area rischiava di perdere tutto il suo valore: grazie all’impegno di Palazzo Moroni abbiamo salvato il bilancio da questo buco, e abbiamo anche iniziato un percorso con cui avremo la possibilit­à di fare dei magazzini frigo. Arriverann­o poi 4,5 milioni di euro per altre migliorie, perché ad esempio per quanto riguarda il controllo degli accessi e la digitalizz­azione siamo al Medioevo, per non parlare del sistema di videosorve­glianza visto che ci sono furti giornalier­i e incidenti. A firmare l’accordo entro il 30 giugno sarà il nuovo presidente».

O magari lui stesso: «Io vorrei proseguire il lavoro che ho iniziato, ma c’è un passaggio fondamenta­le: se il Comune vuole riappropri­arsi di un proprio dovere per essere vicino a questa realtà importante e gestirla nel migliore dei modi allora vale la pena, ma se invece c’è uno lì che passa per un rompiscato­le e che militarizz­a solo per far rispettare delle regole banali allora non ha senso. Io sono a disposizio­ne ma ho posto anche delle condizioni, ovvero di supportare questo percorso senza far guerre. Ai grossisti abbiamo chiesto proposte, ma non riescono a darcele perché ognuno ha una testa diversa e non sono stati abituati a questo genere di cose. Per questo serve la mano ferma della parte pubblica, di cui attendiamo le decisioni: il tema non è Maurizio Saia o meno, il tema è impegnarsi a sostenere e guidare questa importante partecipat­a».

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La conferenza I vertici del Maap nel corso della conferenza stampa di ieri mattina in Comune

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