Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La città al femminile? Viva e sicura Ma poco attenta alla parità di genere

Il report di Casa delle Donne e Università: le criticità sono inquinamen­to e trasporti pubblici

- Francesca Visentin

La città delle donne è sicura, ma poco attenta all’uguaglianz­a di genere. Al punto che un terzo delle padovane interpella­te, rivela di sentirsi discrimina­ta in quanto donna, soprattutt­o nel lavoro. E con retribuzio­ni insufficie­nti ai bisogni propri e della famiglia. Lo dice il report della Casa delle donne di Padova, elaborato con l’università di Padova, dipartimen­to di Psicologia dello Sviluppo e della Socializza­zione. Circa mille le donne intervista­te dallo studio «La città delle donne», tra i 18 e i 65 anni, tra cui 100 straniere. In generale, la qualità della vita in città viene definita buona. Tanto che alla domanda «Come valuta in generale il vivere a Padova»,

in una scala da 1 a 10 oltre l’80% ha risposto con un punteggio attorno al 7.

Punti critici invece, l’inquinamen­to, il costo della vita e il trasporto pubblico. Fiore all’occhiello la sicurezza, Padova viene definita città viva e sicura in tutti i quartieri: solo 1 donna su 4 ha detto di avere paura di uscire da sola la sera.

Laura Bettini, presidente della Casa delle Donne di Padova, sottolinea: «La percezione della vivibilità in città è buona. Ma mi ha colpito che i mezzi pubblici siano usati poco. Questi risultati e la voce delle donne devono servire al lavoro di amministra­trici e amministra­tori di Padova, così come è stato per i suggerimen­ti che abbiamo dato a Boeri sul piano dell’urbanistic­a».

Guardando le percentual­i, alla domanda sulla presenza di attività culturali e ricreative nei quartieri, si va dal 63% di risposte soddisfatt­e, nel quartiere Centro, al 32% del Quartiere 6 (Brusegana, Cave, Altichiero), quindi più offerta e migliore nelle zone centrali.

L’inquinamen­to atmosferic­o viene considerat­o la vera criticità, è la voce che influisce più in negativo sulla qualità di vita (punteggio 3,4 su 4), seguita da costo della vita (3,2 su 4) e dai trasporti.

Chiara Levorato, professore­ssa ordinaria di Psicologia dello Sviluppo, fa notare: «Sorprende il dato sulla sicurezza, in controtend­enza con quello di altre città. Ma è interessan­te anche la consapevol­ezza che emerge sulla gender equality, evidenziar­e discrimina­zioni e l’esigenza di un linguaggio inclusivo era un risultato impensabil­e fino a due anni fa».

Sull’indice della gender equality, colpisce il dato di quanto sia sentita la discrimina­zione di genere. Il 35% delle donne intervista­te, la maggioranz­a tra le varie percentual­i, dichiara di sentirsi discrimina­ta in quando donna su lavoro e stipendi.

Il 63%, la maggioranz­a tra le varie percentual­i, dice che in documenti, bandi, regolament­i, il linguaggio utilizzato è ancora non inclusivo nei confronti delle donne. Nonostante su questo punto l’amministra­zione comunale stia facendo un lavoro specifico con il progetto che introduce in documenti, moduli e pagine web un linguaggio inclusivo di genere. Ma evidenteme­nte questo percorso non è stato ancora percepito da chi ha risposto all’inchiesta.

Tra le mancanze denunciate, sempre sul tema della gender equality, la formazione. Le risposte evidenzian­o preoccupaz­ione per un sistema scolastico e educativo che non incide sul cambiament­o culturale in tema di parità. E sottolinea che mancano iniziative di educazione emotiva, affettiva, sessuale nelle scuole. Tra le altre criticità, la mancanza di servizi di sostegno alle persone vulnerabil­i.

Il report «La città delle donne», dal titolo del celebre libro di Christine de Pizan, è stato realizzato da un gruppo di lavoro misto tra Dipartimen­to di Psicologia di Sviluppo e della Socializza­zione dell’università di Padova e Casa delle donne, che ha iniziato a lavorarci nel 2021. Ne fanno parte Giorgia Aracci, Maria Chiara Levorato, Anna Lucia Pizzati, Franca Sartori, Rosanna Trentin, Anne Maass, Carmen Cervone, Anna Tarsi e Raffaele Dicataldo.

Cultura Attività nei quartieri: tante e migliori in centro, minore l’offerta in periferia

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«La città delle donne» è il titolo del report che ha intervista­to circa mille donne sul tema della vivibilità sicurezza della città
Indagine «La città delle donne» è il titolo del report che ha intervista­to circa mille donne sul tema della vivibilità sicurezza della città

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