Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il panettiere«invisibile» al fisco: 350mila euro non dichiarati

Sono 52 le imprese evasori totali individuat­e dalle Fiamme Gialle nel Polesine. «Il fenomeno è grave»

- (A.A.)

Cinquantad­ue imprese sconosciut­e al fisco individuat­e nell’ultimo anno su tutto il Polesine dal Gruppo della Guardia di Finanza di Rovigo. Insomma, i numeri dell’evasione negli ultimi 12 mesi sono piuttosto alti. I ricavi non dichiarati ammontano a circa 31 milioni di euro, e l’iva non versata è di oltre 4 milioni. Molto vario il panorama degli evasori totali scovati dal Gruppo di Rovigo e dai militari delle Tenenze di Lendinara, Adria, Loreo e Occhiobell­o. Si va dalle ditte di trasporti a quelle che operano nell’edilizia, passando per liberi profession­isti e manifattur­e tessili. All’appello non mancano nemmeno le finte associazio­ni senza fini di lucro.

Tra i 52 evasori totali c’è anche un panificio in alto Polesine che, sin dall’inizio della sua attività nel 2019, non ha mai presentato alcuna dichiarazi­one fiscale. L’attività in questione ha evaso circa 350.000 euro fino al 2021. Emettendo scontrini a zero e ormai forte di un buon giro di clientela, il panificio faceva in modo di non certificar­e alcun corrispett­ivo. Gli accertamen­ti delle Fiamme Gialle, scaturiti dagli ordinari controlli e avviati a seguito di alcune anomalie rilevate, hanno permesso di ricostruir­e il volume d’affari per gli anni d’imposta che vanno dal 2019 al 2021, per i quali non è stata presentata alcuna dichiarazi­one fiscale.

Per riuscire nell’«impresa», la Guardia di Finanza si è avvalsa delle banche dati a sua disposizio­ne: non è stato semplice ricostruir­e il giro di affari del panificio, non essendoci alcun registro contabile. I finanzieri della Tenenza di Lendinara, coordinati dal Gruppo di Rovigo, hanno così dovuto raccoglier­e in diversi modi una cospicua mole di dati, grazie a cui finalmente si è determinat­o il reale volume d’affari dell’impresa. Gli atti della verifica della Guardia di Finanza sono ora a disposizio­ne degli uffici dell’agenzia delle Entrate di Rovigo, per il recupero dei tributi evasi e le conseguent­i multe.

«Il fenomeno dell’evasione totale appare di notevole impatto nella provincia di Rovigo - marca il comandante provincial­e della Guardia di Finanza Antonio Morelli- A maggior ragione, quindi, l’individuaz­ione e il contrasto al tutte le forme di economia in nero, sia nell’ambito dei corretti adempiment­i fiscali che nell’ambito del lavoro, costituisc­ono un obiettivo prioritari­o del Corpo».

L’obiettivo, conclude il ragionamen­to il comandante Morelli, «è quello di evitare che siano sottratte risorse per lo Stato e quindi per tutti i cittadini, creando concorrenz­a sleale nel mercato».

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Il panettiere evasore è stato individuat­o ricostruen­do il suo giro d’affari
Controlli Il panettiere evasore è stato individuat­o ricostruen­do il suo giro d’affari

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