Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Area ex Pp1 presentata variante ma il Comune detta le linee guida
Il progetto deve essere necessariamente in linea con il masterplan di Tito Boeri
PADOVA Una storia che sembrava infinita, e che invece è destinata a risolversi nel migliore dei modi. A determinate condizioni, però: torna sotto i riflettori il Pp1, area compresa tra via Valeri e via Trieste che da decenni aspetta di essere sistemata e che adesso è di proprietà in parte della ditta Parco Antenore Srl e in parte della lussemburghese Stonehill Holdings Italia, società che ha messo sul piatto 6 milioni e 100mila euro per aggiudicarsi i 12mila metri quadri messi in vendita dalla Provincia. Ed è proprio alle due realtà imprenditoriali che si rivolge il Comune: la Giunta ha infatti approvato un atto d’indirizzo con cui intende indicare alle ditte interessate (che lo scorso febbraio hanno presentato una variante al Piano Urbanistico Attuativo per poter così procedere con l’iter necessario a definire al meglio la progettazione per la zona) alcune linee guida.
Per un motivo molto semplice: il progetto deve essere necessariamente in linea con il masterplan di rigenerazione urbana dell’area della stazione ferroviaria, redatto dalla Mate Società Cooperativa con la collaborazione dello studio dell’archistar Stefano Boeri. Sono cinque le prescrizioni messe nero su bianco da Palazzo Moroni: la prima è che la mobilità e la viabilità della zona dovranno essere definite da un approfondito studio viabilistico concordato con il settore Mobilità del Comune, con l’obiettivo di adeguare le previsioni di accessibilità della zona alle trasformazioni future, come ad esempio l’arrivo della terza linea del tram. La Giunta chiede inoltre di porre particolare attenzione non solo alla permeabilità dei percorsi su via Valeri e verso piazzetta Gasparotto — in un’ottica di riqualificazione generale della zona — ma anche alla composizione architettonica e paesaggistica degli edifici e delle opere di urbanizzazione, essendo l’ambito di intervento di particolare importanza per l’area in questione e dunque, di conseguenza, per tutta la città. Negli ultimi due punti, invece, viene espressamente chiesto che i parcheggi vadano riconsiderati alla luce delle effettive destinazioni d’uso degli edifici e delle caratteristiche planimetriche e statiche del sito e dello studio viabilistico, e che gli stabili abbiano una sistemazione a tetto verde per almeno il 50%. Sottolinea in merito l’assessore Andrea Ragona: «Questo grande intervento di riqualificazione che la città attende da anni è in linea di massima condivisibile nella sua conformazione, ma necessita di integrazioni e di miglioramenti, perché tutti gli ambiti strategici vengano uniformati e armonizzati». Il progetto per l’ex Pp1 prevede la realizzazione di uno studentato da 550 posti e di tre edifici di massimo nove piani con una torre centrale che ne avrà invece 18.