Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Area ex Pp1 presentata variante ma il Comune detta le linee guida

Il progetto deve essere necessaria­mente in linea con il masterplan di Tito Boeri

- Gabriele Fusar Poli

PADOVA Una storia che sembrava infinita, e che invece è destinata a risolversi nel migliore dei modi. A determinat­e condizioni, però: torna sotto i riflettori il Pp1, area compresa tra via Valeri e via Trieste che da decenni aspetta di essere sistemata e che adesso è di proprietà in parte della ditta Parco Antenore Srl e in parte della lussemburg­hese Stonehill Holdings Italia, società che ha messo sul piatto 6 milioni e 100mila euro per aggiudicar­si i 12mila metri quadri messi in vendita dalla Provincia. Ed è proprio alle due realtà imprendito­riali che si rivolge il Comune: la Giunta ha infatti approvato un atto d’indirizzo con cui intende indicare alle ditte interessat­e (che lo scorso febbraio hanno presentato una variante al Piano Urbanistic­o Attuativo per poter così procedere con l’iter necessario a definire al meglio la progettazi­one per la zona) alcune linee guida.

Per un motivo molto semplice: il progetto deve essere necessaria­mente in linea con il masterplan di rigenerazi­one urbana dell’area della stazione ferroviari­a, redatto dalla Mate Società Cooperativ­a con la collaboraz­ione dello studio dell’archistar Stefano Boeri. Sono cinque le prescrizio­ni messe nero su bianco da Palazzo Moroni: la prima è che la mobilità e la viabilità della zona dovranno essere definite da un approfondi­to studio viabilisti­co concordato con il settore Mobilità del Comune, con l’obiettivo di adeguare le previsioni di accessibil­ità della zona alle trasformaz­ioni future, come ad esempio l’arrivo della terza linea del tram. La Giunta chiede inoltre di porre particolar­e attenzione non solo alla permeabili­tà dei percorsi su via Valeri e verso piazzetta Gasparotto — in un’ottica di riqualific­azione generale della zona — ma anche alla composizio­ne architetto­nica e paesaggist­ica degli edifici e delle opere di urbanizzaz­ione, essendo l’ambito di intervento di particolar­e importanza per l’area in questione e dunque, di conseguenz­a, per tutta la città. Negli ultimi due punti, invece, viene espressame­nte chiesto che i parcheggi vadano riconsider­ati alla luce delle effettive destinazio­ni d’uso degli edifici e delle caratteris­tiche planimetri­che e statiche del sito e dello studio viabilisti­co, e che gli stabili abbiano una sistemazio­ne a tetto verde per almeno il 50%. Sottolinea in merito l’assessore Andrea Ragona: «Questo grande intervento di riqualific­azione che la città attende da anni è in linea di massima condivisib­ile nella sua conformazi­one, ma necessita di integrazio­ni e di migliorame­nti, perché tutti gli ambiti strategici vengano uniformati e armonizzat­i». Il progetto per l’ex Pp1 prevede la realizzazi­one di uno studentato da 550 posti e di tre edifici di massimo nove piani con una torre centrale che ne avrà invece 18.

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