Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Scoutismo, il Padova 7 compie cento anni

- (s.b.)

Èun traguardo speciale che ha coinvolto intere generazion­i. Sono i cento anni di scautismo del gruppo Padova 7, il più antico della città. Da questa mattina al Centro Antonianum in Prato della Valle, si alterneran­no attività, incontri, mostre fotografic­he per rivivere la storia del gruppo e riflettere su come trasmetter­e i valori dello scoutismo anche nel prossimo secolo di vita. Tra gli appuntamen­ti, stasera, il tradiziona­le «fuoco di bivacco» con i momenti salienti del Gruppo, intervalla­ti da canti della tradizione e dall’inedito «Oro sul cuore». Domani dopo la Santa Messa delle 11:30, la cerimonia di consegna della targa commemorat­iva alla presenza del Vicesindac­o Andrea Micalizzi e dei rappresent­ati della Zona Collemare e il rinnovo della promessa. Non mancherann­o due incontri che daranno voce alle esperienze di generazion­i di padovani che hanno fatto parte del Gruppo in vari momenti della storia cittadina. Una storia, quella del gruppo Padova 7 che è un susseguirs­i di eventi e personalit­à che hanno caratteriz­zato la storia dello scautismo in città. Il 1923 segna la nascita del Movimento scout cattolico a Padova, grazie al gesuita Padre Ambrogio Magni, rettore dell’antonianum, sollecitat­o dal professor Giovanni Ponti, commissari­o regionale dell’associazio­ne scoutistic­a cattolica italiana. Comincia così la decisione di abbracciar­e la proposta di Baden Powell, fondatore del movimento mondiale dello scautismo. Dal gruppo Padova 7 sono passati migliaia di ragazzi e ragazze che ancora oggi sono persone impegnate in diversi ambiti della società, legate dagli stessi valori che lo scautismo ha trasmesso: servizio, avventura, scoperta e rispetto della natura. Un modello educativo che necessaria­mente deve confrontar­si con i tempi moderni. «Oggi viviamo in un mondo in frenetica evoluzione, che propone modelli che generano ansia di prestazion­e, che isolano e stimolano la competizio­ne aumentando il senso di solitudine. - ha commentato Maddalena Moschetti, Capogruppo del Padova 7 - I ragazzi non hanno più tempo per giocare, stimolare la fantasia, concedersi del tempo per coltivare le proprie passioni». E sulle sfide future dello scoutismo «Vogliamo impegnarci a coltivare i talenti dei nostri ragazzi affinché realizzino fin da piccoli i sogni che custodisco­no nel loro cuore, imparino la bellezza della condivisio­ne di un fine comune. - ha concluso la Capogruppo - I nostri ragazzi sono la promessa vivente che un mondo migliore è possibile».

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