Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sistema l’aiuola incolta e la trasforma in un orto condominiale: scatta la multa
Padova, imbarazzo del Comune: «Faccia ricorso, può adottare l’area verde»
Un cittadino italiano di origini cinesi, Ivano Bayi, 56 anni e residente a Ponte di Brenta (Padova) ha pensato di ripulire un terreno abbandonato che si trova tra alcuni palazzi nell’immediata periferia della città di Padova trasformandolo in un orto. Quel gesto, apparentemente innocuo e di buona volontà, che puntava a riqualificare quella che era diventata una piccola discarica infestata da topi e bisce, gli è costato una disavventura amministrativa.
Dopo aver chiesto l’autorizzazione agli altri residenti, Ivano Bayi si è armato di pazienza e ha proceduto con la bonifica della porzione di terra, estirpando erbacce, eliminando 37 bottiglie di birra e piantando ortaggi come carote, melanzane e fagiolini. Ma a qualcuno l’iniziativa non è andata giù e il povero Bayi si è ritrovato con una multa da 118 euro e 54 centesimi da pagare per una contravvenzione elevata dalla polizia municipale.
Stando al verbale stilato l’11 aprile, Bayi «ha violato il regolamento di polizia urbana in quanto il giorno 30 marzo 2023 alle 17.50 in via Camporese, quale soggetto non autorizzato, estirpava il manto erboso dell’aiuola comunale posta sulla pubblica via vangando il terreno». La sanzione, intima anche «il trasgressore di provvedere a idoneo intervento volto al ripristino dei luoghi, nella fattispecie intervento di livellamento del terreno, entro il termine di 10 giorni».
Bayi non parla bene l’italiano e preferisce che sia la figlia Tina a prenderne le difese: «Siamo veramente dispiaciuti – sospira Tina – mio padre ci ha messo tutta la buona volontà del mondo per cercare di risolvere la situazione. Nel 2008 in quell’area furono piantati tre alberi, che però con il passare degli anni si sono seccati e poi sono morti.
La zona di area verde, incolta, è stata invasa da erbacce alte oltre due metri e, se abbiamo deciso di procedere alla bonifica, è perché ci sembrava giusto per il decoro e per la sicurezza di tutta la zona. Ci eravamo anche rivolti al Comune di Padova e ci erano stati dati dei moduli da firmare, ma la procedura era lunghissima e mio padre ha deciso di procedere ugualmente, rendendosi disponibile a condividere il raccolto con chi dei vicini avesse fatto richiesta».
Ora la contravvenzione sembra stridere con i propositi dell’uomo. Ma potrebbe essere cancellata, come spiega l’assessore al verde pubblico, Antonio Bressa: «Se i vicini fossero stati tutti d’accordo – sottolinea Bressa - non sarebbe successo nulla, ma qualcuno ha voluto fermare il signore, animato solo da buona volontà, facendo leva sull’assenza di alcuna autorizzazione per l’utilizzo del suolo pubblico e a quel punto i vigili hanno dovuto prenderne atto. Ci dispiace per quanto è accaduto, verificheremo se la multa può essere cancellata e proporremo al signor Bayi di prendere in adozione regolarmente l’area, come è previsto dai nostri strumenti amministrativi in modo da valorizzare questa sua azione animata da uno spirito civico che vogliamo incoraggiare».
L’assessore Diego Bonavina, con delega alla polizia locale, aggiunge che Bayi «può in ogni caso fare ricorso al giudice di pace» lasciando intendere che ci potrebbero margini per vedersi cancellata quella sanzione, peraltro già pagata da Bayi.
La replica Il Comune fa sapere che la multa potrebbe essere cancellata con un ricorso