Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Adria: giunta fatta a metà, l’incertezza è rosa
Il neosindaco Barbujani: Simoni vice, Sicurezza a D’angelo. Fortunato Sandri nuovo presidente del Consiglio
ADRIA Si riforma la coppia Barbujani-simoni a guidare Palazzo Tassoni: il primo sindaco; il secondo, vice con delega al Bilancio. E la loro giunta, altri quattro assessori, è pronta a metà, con la sola casella certa, per ora, del leghista D’angelo. Regna invece l’incertezza sulla componente femminile, necessaria per legge almeno con due rappresentanti.
La parabola politica di «Bobo» Barbujani e di Federico Simoni sembrava sul viale del tramonto dopo la seconda fine anticipata del mandato per dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali.
Un’era poi davvero conclusa — sembrava — quando Omar Barbierato, senza simboli di partito, ha vinto le Amministrative del 2018 con il 65% dei voti al ballottaggio (34% al primo turno) promettendo «il cambiamento». Invece Barbierato stavolta si è fermato al 25% al primo turno e al 46% al secondo. Barbujani col 32% al primo e il 54% al secondo si è imposto nuovamente, quarta vittoria su quattro tentativi in 14 anni, con una parentesi di cinque anni all’opposizione (ma la sua lista aveva sostenuto il candidato Lamberto Cavallari).
Adesso la nuova giunta è quasi pronta, i due pilastri su cui poggerà li annuncia lo stesso sindaco, Massimo «Bobo» Barbujani. «Mercoledì ufficializziamo — spiega il primo cittadino — Federico (Simoni, Ndr) farà il vicesindaco e avrà la delega al Bilancio, Giorgio (D’angelo, il referente locale Lega, Ndr) avrà il pacchetto-sicurezza e la Protezione civile». Gli assessori saranno cinque. Servono almeno due donne e due uomini. «Sulle altre tre persone stiamo lavorando perché dobbiamo capire che indicazioni ci darà Forza Italia — chiarisce Barbujani — I nomi più gettonati sono Giorgio Crepaldi e Mara Bellettato. Mentre per la mia lista l’altra donna potrebbe essere Vittoria Paccagnella, la più giovane o Antonella Ravagnan (entrambe consigliere elette, Ndr)».
Manca un nome, Barbujani si tiene un jolly da rivelare alla fine che può cambiare volto in base a come si incaselleranno gli altri tasselli.
A D’angelo subentra come consigliere comunale la prima dei non eletti Emanuela Beltrame (Lega), Luigi Fornaro a Simoni (per la lista «Il Cantiere»).
Fortunato Sandri, della «lista Bobo», farà invece il presidente del consiglio. I primi due dell’elenco dei non eletti della lista «Bobo» sono Giuseppe Marzolla e Matteo Franzoso.
Per quanto riguarda l’azione amministrativa, la priorità di Barbujani è la sanità.
«Ho già parlato con la Simionato (Patrizia, direttore generale Usl 5, Ndr ) e le ho fatto capire — racconta “Bobo” — che dobbiamo incontrarci per limitare ciò che penalizza l’ospedale di Adria. C’è sempre un dirottamento delle prenotazioni per visite ed esami clinici su altri ospedali e cliniche come Porto Viro, Trecenta e Rovigo. Sembra lo facciano apposta. Dobbiamo ritrovare quella centralità che secondo me manca da un bel po’ di tempo».
E su questo punzecchia il suo predecessore, Barbierato. «Cinque anni fa parlando dell’ospedale sembrava agguerrito invece abbiamo perso ancora servizi» conclude il primo cittadino.