Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Secondo bus in fiamme sulla linea 10 L’accusa: «Poca manutenzio­ne»

I sindacati e Rifondazio­ne comunista chiedono il cambio dei mezzi

- Sara Busato

È il secondo caso in un mese. Un altro autobus, sempre della linea 10, è stato interessat­o da un principio di incendio. E anche questa volta, nessun ferito. È successo domenica scorsa alle prime ore del mattino all’altezza di San Lazzaro. Solo una decina di passeggeri, tra cui un’intera famiglia con due bambini. Un fumo nero è uscito dal lato posteriore del mezzo. Immediatam­ente il conducente ha accostato l’autobus, mettendo in salvo i passeggeri. Tempestivo anche l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno spento le fiamme mettendo in sicurezza in mezzo. «Ma si può continuare a contare solo sulla buona stella?». A chiederlo sono i co-segretari di Rifondazio­ne Comunista che nuovamente denunciano l’anzianità e l’insufficie­nte manutenzio­ne dei mezzi del trasporto pubblico.

Riassumend­o, l’inadeguate­zza del servizio. «I biglietti aumentano, ma nulla cambia - hanno ribadito Daniela Ruffini e Giuseppe Palomba di Rifondazio­ne Comunista – Solo il ritorno alla diretta gestione pubblica di un servizio primario, può consentire di inserire in un corretto calcolo del rapporto costi-benefici la sicurezza e l’adeguatezz­a dei trasporti, la qualità del lavoro, la salvaguard­ia dell’ambiente e della salute di cittadine e cittadini. Una gestione privata che ha come scopo unico la produzione di un profitto immediato non è tenuta a farlo e non lo farà mai». Immediata la reazione dei sindacati, che da tempo richiedono a gran voce il cambio di mezzi vetusti. «È impensabil­e che un autobus che ha vent’anni di vita possa ancora circolare in sicurezza – ha commentato Stefano Pieretti, coordinato­re provincial­e di Adl/cobas - Prima di fare grandi annunci, come l’acquisto di quindici bus destinati al servizio extraurban­o e di altri per il servizio urbano, il ricambio viaggia a passo lento. Ripetiamo da anni che la situazione è grave e che occorre garantire e potenziare una manutenzio­ne ordinaria e straordina­ria».

A rivolgere un appello all’assessora regionale ai Trasporti Elisa De Berti, è il portavoce dell’opposizion­e in Consiglio regionale: «Chiedo con forza di valutare con celerità la possibilit­à di utilizzare i fondi del Pnrr per anticipare il ricambio dei mezzi - ha proposto Arturo Lorenzoni -. È chiaro che manca un piano di sviluppo operativo del trasporto pubblico su scala regionale. Il Piano regionale dei trasporti, approvato in pompa magna nel luglio del 2020, resta solamente un bell’esercizio sulla carta».

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