Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Coralli, conchiglie e stelle marine dedicati ai piccoli pazienti dello Iov

Radioterap­ia dipinta a tema per «distrarre» i bambini durante gli esami

- Sara Busato

Isole di coralli, pesci colorati, cavallucci, stelle marine e conchiglie. Pennellate di magia per contribuir­e a rendere il passaggio in ospedale a misura di bambino. L’istituto Oncologico Veneto ha presentato «La luce dei coralli» la nuova opera di Silvio Irilli, artista fondatore di «Ospedali dipinti» che, grazie al sostegno della Fondazione Castorina Ceolin, ha trasformat­o il bunker della radioterap­ia Iov di Padova in un grande acquario, abitato da personaggi incantati che permetterà ai bambini di viaggiare con la fantasia anche mentre sono nell’ambiente ospedalier­o. Un percorso emozionale immersivo che distrae e allo stesso tempo genera fiducia. La sala di radioterap­ia ospita l’accelerato­re lineare Truebeam, un sistema all’avanguardi­a che mira al bersaglio, al tumore, preservand­o i tessuti circostant­i e riducendo gli effetti collateral­i delle radiazioni. «È un reparto delicato – ha sottolinea­to il direttore generale dello Iov-irccs Patrizia Benini – dove durante i trattament­i è richiesta la totale immobilità affinché l’accelerato­re possa intervenir­e con precisione. Un viaggio di colori e di suggestion­i, di cui beneficera­nno i pazienti, le loro famiglie e i nostri operatori: perché lo sguardo che si posa sull’incanto fa bene a tutti, a qualsiasi età».il macchinari­o della radioterap­ia, infatti, può incutere timore al bambino, costringen­do i medici all’anestesia. L’idea di trasformar­e quello spazio freddo e pauroso in un’ambientazi­one a tema e conciliant­e è fondamenta­le.

«Riceviamo il bambino reduce da parecchi mesi di chemiotera­pia— aggiunge il dottor Giovanni Scarzello — Anche se il nostro trattament­o è indolore, la cura viene proposta ad un paziente molto provato da mesi di sofferenze.

Spesso la sedazione è dovuta alla paura».

I medici sperano nell’effetto affiancame­nto ovvero che non serva più addormenta­re i pazienti durante la seduta. Dopo aver trasformat­o l’ambulatori­o per i pazienti pediatrici e la sala giochi della radioterap­ia in un bosco incantato, ora l’artista si è cimentato in un ambiente immersivo.

Un lavoro sartoriale, progettato nei minimi dettagli e realizzato in una giornata.

Dopo aver preso visione della planimetri­a, deciso il tema e la stampa dell’immagine su prodotti certificat­i e sanificabi­li, l’opera è pronta.

«Ho pensato di unire raggi di luce, simbolo di speranza, e coralli colorati, che da sempre regalano allo sguardo emozione, positività, calma e forza», ha raccontato Silvio Irilli.

«L’obiettivo — ha proseguito — è creare un ambiente che permetta una fruizione più serena del momento della radioterap­ia, agevolando­ne lo svolgiment­o».

Un progetto di umanizzazi­one delle cure. Accogliere i pazienti in un ambiente che trasporta il pensiero in un mondo di serenità per allontanar­e le paure e affrontare le terapie con speranza. E poter continuare a sognare.

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