Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Euganeo, ecco il nuovo piano anti ultrà cancelli chiusi e pre filtraggio più ampio
Saranno aggiunti altri tornelli nel settore ospiti e creati percorsi di accesso anti assembramento
Tenere le porte chiuse a chiave ed aprirle dall’esterno soltanto in caso di emergenza. Alzare le barriere, all’altezza delle stesse porte, per evitare scavalcamenti. Istituire una zona di pre-filtraggio all’esterno della curva nord. Cambiare la disposizione dei paletti destinati all’incolonnamento delle persone. Raddoppiare il numero di tornelli, da due a quattro. Ed eliminare dalle aree che circondano il terreno di gioco qualsiasi tipo di attrezzo non legato allo svolgimento della partita.
Dopo il sopralluogo di sabato scorso allo stadio Euganeo, sono queste le direttive imposte ieri dal questore Marco Odorisio per far sì che non si ripeta quanto avvenuto una settimana fa, la sera di martedì 19 marzo, durante l’intervallo della finale d’andata della Coppa Italia di Serie C di calcio tra Padova e Catania. Parecchie decine di tifosi etnei, approfittando appunto dell’apertura forzata di una delle porte della curva nord, hanno infatti invaso la pista d’atletica, tra fumogeni e bombe carta, nel tentativo di entrare in contatto con i supporter biancoscudati assiepati in tribuna est.
Un contatto che le forze dell’ordine sono però riuscite ad impedire, anche se gli ultras catanesi, prima di essere costretti a rientrare nel loro settore, hanno fatto in tempo ad impadronirsi di uno striscione dei tifosi locali. Le disposizioni del questore Odorisio (ancora piuttosto contrariato per il fatto che più di qualcuno abbia ritenuto tardivo l’intervento dei poliziotti in tenuta antisommossa) sono state dettate nel corso di un incontro negli uffici di piazzetta Palatucci al quale erano presenti, tra i tanti, Alessandra Bianchi e Francesco Peghin, rispettivamente amministratrice delegata e presidente del Calcio Padova, l’assessore comunale allo Sport e alla Sicurezza, Diego Bonavina, e il comandante provinciale dei vigili del fuoco Giuseppe Lomoro.
Al centro della riunione, c’è stato soprattutto il tema delle porte che separano le tribune dal campo. Finora, infatti, queste porte non sono mai state chiuse a chiave, anche se potevano essere aperte manualmente soltanto dall’esterno. Ma il questore Odorisio ha appunto preteso che vengano lucchettate, proprio per evitare quanto successo martedì della scorsa settimana, quando alcuni ultras etnei hanno prima scavalcato le barriere e poi obbligato lo steward a farsi da parte, aprendo loro stessi la porta dall’esterno e dando così il via all’invasione. Insomma, già a partire da domani sera (quando all’euganeo si giocherà il match di campionato tra Padova e Pergolettese), tutte le porte dovranno essere chiuse a chiave e gli steward potranno aprirle soltanto in caso di
La riunione Ieri in questura alla riunione tecnica c’erano anche il calcio Padova e il Comune
emergenza.
«Da parte nostra — ha dichiarato il presidente Peghin al termine del summit — c’è sempre stata massima sintonia con le forze dell’ordine e pure quest’incontro si è svolto in un clima di assoluta collaborazione». Parole molto simili a quelle pronunciate dall’assessore Bonavina: «Anche se la gestione dello stadio è affidata al Calcio Padova, noi siamo i proprietari dell’impianto e, quindi, faremo la nostra parte per renderlo più sicuro sia dentro che fuori». Per la cronaca, come forse si ricorderà, per gli episodi dell’euganeo sono stati arrestati 11 tifosi catanesi e il questore Odorisio ha emesso 17 Daspo nei loro confronti.