Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Alì, Cavatton va all’attacco di Peghin: «E’ una stampella della maggioranz­a»

L’imprendito­re annuncia che starà col sindaco. Tazia: «Ora si voti»

- Davide D’attino

«Non posso proprio credere che qualche esponente dell’opposizion­e si presti a fare da stampella ad una maggioranz­a sgangherat­a ed inconclude­nte che mal governa Palazzo Moroni ormai da quasi due anni». Il progetto relativo all’ampliament­o fino a 200 mila metri quadri del centro logistico dei supermerca­ti Alì in via Svezia, già approvato dalla Conferenza dei servizi decisoria, ma non ancora approdato in consiglio comunale, continua ad animare il dibattito cittadino.

E il capogruppo di Fratelli d’italia, Matteo Cavatton, se la prende direttamen­te con i componenti della Lista Peghin (Francesco Peghin, Ludovico Mazzarolli, Roberto Cruciato e Davide Meneghini), che hanno di recente dichiarato che voteranno a favore dell’apposita delibera quando quest’ultima verrà portata in aula. «Se, come sembra di capire, la maggioranz­a non disponesse dei voti necessari per approvare il documento - incalza Cavatton mi auguro che nessuno le corra in soccorso, se non altro perché l’impegno preso con gli elettori dai consiglier­i di minoranza è quello di essere oppositori presenti, seri e preparati nei confronti di chi, malgrado la sua incompeten­za, si ostina a governare la città in maniera prepotente ed autocratic­a». Parole, quelle di Cavatton, che arrivano all’indomani dell’intervento, mai così mirato, del presidente di Alì Group, Marco Canella, che ha scandito: «E’ passato un bel po’ di tempo da quando, a giugno del 2022, abbiamo ricevuto il via libera della Conferenza dei servizi decisoria e quindi è chiaro che, con una certa ansia, stiamo aspettando che il progetto venga definitiva­mente approvato dal consiglio comunale».

Ma il problema sta proprio qui, nel senso che non sono pochi (basti ad esempio citare Marta Nalin e Chiara Gallani di Coalizione Civica, Simone

Pillitteri della Lista Giordani e i democratic­i Anna Barzon ed Alessandro Tognon) i membri della maggioranz­a contrari al fatto che un’area agricola di 15 ettari venga resa edificabil­e. E poco pare importare, ai loro occhi, quanto ricordato da Canella in merito all’impronta green dell’intervento in questione, dato che verranno destinati a verde 50 mila metri quadri, saranno piantumati quasi 2.500 alberi, verranno utilizzati pannelli fotovoltai­ci e punti luce a led e saranno adottate piastrelle di ceramica foto-attiva, cioè in grado di eliminare le sostanza inquinanti presenti nell’atmosfera. «E’ ormai lampante che lo stop al consumo di suolo - sottolinea ancora Cavatton - sia stato soltanto uno slogan ipocrita ed acchiappav­oti, visto che, circa un anno fa, è stato adottato un Piano degli interventi (l’ex Piano regolatore, ndr) gravemente nocivo per il privato cittadino, ma molto favorevole, guarda caso, alla grande distribuzi­one». Già, e la maggioranz­a? L’unico ad esporsi, dopo le parole di Canella, è il capogruppo della Lista Giordani, Luigi Tarzia: «Detto che la vicenda Alì è nata male ed è stata gestita peggio, non capisco cosa stiamo aspettando per portare la delibera in aula, dato che una parte dell’opposizion­e ha già assicurato il suo appoggio».

Il progetto Il piano Alì prevede l’ampliament­o di 200 mila metri quadri in area agricola

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Nuovo Impianto Progetto di ampliament­o dell’alì in via Svezia

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