Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Padova, una vittoria per il morale

Fusi e Palombi affondano la Pergolette­se. Secondo posto sicuro, martedì a Catania l’assalto alla coppa

- Di Dimitri Canello

Sofferta, poco brillante, acciuffata per i capelli, ma voluta fortemente. Torna alla vittoria il Padova, che batte non senza fatica la Pergolette­se e allunga nuovamente in chiave secondo posto su Vicenza e Triestina. Con il 2-1 dell’euganeo dell’anticipo prepasqual­e i biancoscud­ati blindano la piazza d’onore in chiave playoff e adesso penseranno al ritorno di Coppa Italia contro il Catania, in programma martedì a porte chiuse al Massimino.

Luci e ombre dal giovedì santo, con una squadra che ancora non sembra tornata nella sua migliore versione ma che, in ogni caso riesce a portare a casa i tre punti Torrente torna al 4-3-3, escludendo Radrezza per una mezzala in più (Fusi), mentre davanti Bortolussi viene preferito a Zamparo. Panchina anche per Valente, evidenteme­nnte ritenuto non pronto per tornare dal primo minuto. Partita dai ritmi bassi, con pochi lampi degni di nota. La prima chanmente ce della serata è per la Pergolette­se al 7’: sul cross dalla sinistra di Guiu taglio centrale in area da parte di Jaouhari che tenta la deviazione senza sorprender­e Donnaurmma. Nell’occasione tocco sospetto con il braccio da parte di Villa non ravvisato da Di Francesco. Il Padova passa in vantaggio al 20’ con un tiro deviato di Fusi che spiazza imparabilS­oncin. Il gol del vantaggio, anziché mettere le ali al Padova, provoca un arretramen­to inspiegabi­le del baricentro e al 30’ Guiu Villanova spaventa non poco Donnarumma. Finale incandesce­nte, con il Padova che concede troppo in marcatura. Prima è Piu a trovare lo scatto di reni di Donnarumma, poi poco dopo arriva il pari di Arini, che raccoglie la torre di Piu scolpendo l’1-1 a poco più di un minuto dalla fine del primo tempo.

Nella ripresa il Padova torna in campo con più determinaz­ione, sia pure fra i mugugni di un pubblico che attacca Torrente e contribuis­ce a un clima non semplice. Al 15’, nel momento di massima difficoltà anche ambientale, il Padova torna avanti, ancora una volta con un tiro deviato (forse da Bortolussi) scoccato dal limite dell’area di Palombi. La partita rimane aperta, con qualche capovolgim­ento di fronte, macon tanti errori tecnici. Finale tesissimo. Zamparo non riesce a sfruttare una buona chance per il 3-1 e sul capovolgim­ento di fronte Figoli

ha la palla del 2-2, ma la spedisce alle stelle da ottima posizione. Sensazioni finali: il brutto errore in pieno recupero di Cretella e la successiva reazione sono la spia di qualche tensione interna che forse emerge qua e là, ma l’abbraccio dopo il primo gol di Fusi dimostra che Torrente ha ancora in mano lo spogliatoi­o.

Certo, giocando così ai playoff si andrà poco lontano, ma il vero Padova ha ancora tutto il tempo di tornare sulla scena: «Oggi contavano solo i tre punti – sottolinea l’allenatore a fine partita – e sono contento che ce li siamo presi. Dobbiamo migliorare, questo lo sappiamo tutti, ma ci sono momenti della stagione in cui la vittoria deve venire sopra a qualsiasi altra cosa. Il modulo? Abbiamo dimostrato di avere diverse varianti da poter utilizzare e questo mi pare un punto di forza della squadra, al di là di ogni ragionevol­e dubbio. Adesso pensiamo alla finale di Coppa Italia, come noi tengono tantissimo a questa finale e faremo di tutto per portarla a casa martedì».

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(foto Bergamasch­i) In area Un attacco biancoscud­ato

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