Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La pioggia battente affolla il centro e i musei «Vinta la scommessa di grande città d’arte»
In migliaia, ieri, hanno visitato mostre e monumenti: code per Monet, Scrovegni , Palazzo della Ragione Colasio: «Alti i numeri delle festività». Tutto esaurito anche nei ristoranti della provincia: «Soddisfatti»
La pioggia battente l’ha fatta da padrona, come da previsioni? Niente paura, a Pasquetta il «piano B» (e anche C, nel dubbio) è sempre pronto all’uso: il maltempo avrà anche scombinato i programmi dei padovani, ma non ha tolto loro la voglia di approfittare della giornata festiva per svagarsi. La soluzione? Mescolarsi ai turisti e «buttarsi» sulla cultura: in moltissimi, infatti, già a metà mattinata avevano affollato il centro della città del Santo, prendendo d’assalto soprattutto i musei. Bastava fare un rapido giro per appurarlo: a vincere la palma di «mostra più visitata» è stata senza dubbio quella del Centro culturale San Gaetano, dedicata a Claude Monet e ai suo capolavori solitamente ospitati al Musée Marmottan di Parigi. Tra l’ora di pranzo e il primo pomeriggio erano quasi duecento le persone in coda in via Altinate, disposte ad aspettare pazientemente anche un’ora come minimo - pur di ammirare le opere del più simbolico pittore impressionista. Al quale è (almeno in parte) dedicata anche la mostra «Da Monet a Matisse» a Palazzo Zabarella: sono stati raggiunti picchi di un centinaio di appassionati in fila all’esterno, i quali hanno sfidato la pioggia con gli ombrelli aperti attendendo decine e decine di minuti prima di appagare la propria sete di cultura. Stessa musica anche per i musei e i monumenti cittadini gestiti dal Comune, a partire da Palazzo della Ragione come sottolinea l’assessore Andrea Colasio snocciolando numeri importanti: «Nell’ultima settimana è stato visitato da circa 6 mila persone, con i picchi principali a Pasqua e oggi (ieri, ndr.), quando sono state registrate mille presenze al giorno. Stessa affluenza anche per i Musei civici Eremitani e la Cappella degli Scrovegni: abbiamo puntato su Padova quale grande città d’arte, investendo molto in merito a livello pubblicitario, e a giudicare dei numeri delle festività pasquali stiamo vincendo la scommessa». Registrata inoltre grande affluenza non solo in Basilica di Sant’antonio ma anche nelle realtà museali gestite dall’università, a partire dall’orto Botanico.
Il maltempo ha dunque contribuito a modificare i piani di chi avrebbe desiderato trascorrere la Pasquetta baciato dal sole, rinunciando così a scampagnate e grigliate, in particolare sui Colli Euganei. Un problema segnalato anche da Matteo Turetta, assessore alla viabilità di Teolo, il Comune solitamente più «interessato» dal turismo pasquale mordi e fuggi: «Sono stati giorni di intense piogge, e quindi non è stato possibile praticamente per nessuno organizzare un pranzo all’aperto visto che le aree verdi erano zuppe d’acqua, a partire da quella di Passo Fiorine. Nel pomeriggio qualcuno ha deciso di seguire qualche sentiero battuto, ma per tutte le gite bisognerà inevitabilmente aspettare il bel tempo».
Sono molti gli eventi che ieri sono stati annullati - a partire dalla tradizionale Pasquetta al parco Frassanelle e a Villa Draghi, fino ad arrivare allo Chic Nic a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta - ma c’è anche chi ha tenuto duro proponendo una rivisitazione straordinaria dell’evento, come per esempio la grigliata d’asporto proposta dal Parco degli Alpini e le visite guidate a Villa Vescovi a Torreglia. Il meteo non ha invece influito sulle decisioni dei padovani che già da molto avevano previsto il classico pranzo di Pasquetta al ristorante, con un’altissima affluenza in stile pre-covid: «Le prenotazioni afferma il proprietario della storica trattoria da Ezio a Teolo - sono arrivate anche con un mese di anticipo, tanto che siamo al completo. Il menu? Quello alla carta, ma con la possibilità di ordinare una grigliata e uno spiedo». Un commento più che condiviso da quasi tutti i ristoranti e agriturismi della provincia, che comunque non associano le tante prenotazioni all’annunciato maltempo per la festività come sottolineato da Matteo Pajola, sindaco di Este: «La tradizionale Pasquetta non c’è stata, ma da un punto di vista economico non possiamo lamentarci: i ristoranti sono tutti pieni e le persone hanno deciso di non rimanere a casa».
L’assessore Abbiamo investito molto in pubblicità e questa strategia ha funzionato bene
Il gestore Le chiamate per riservare i tavoli sono arrivate fin dal mese scorso
Il sindaco Le persone sono uscite comunque, dal punto di vista economico siamo contenti
Gli eventi cancellati Il meteo ha costretto ad annullare, fra l’altro, la consueta Pasquetta in parchi e ville